di Luigi Laguaragnella
A Verona l'Inter si risveglia: nella sua stagione altalenante, in trasferta contro l'Hellas sfodera una prestazione autoritaria e vince per 3-0.
Un dato è certo: tra le file nerazzurre non può mancare Icardi. Assente nel pareggio (mediocre) contro il Parma, l'argentino quando è in campo fa sempre sentire la sua presenza. E' lui a cambiare gli equilibri della partita mettendo in rete il passaggio di Palacio che sta recuperando la sua condizione fisica in questo finale di stagione. Ma potrebbe essere troppo tardi per le speranza europee dell'Inter.
Dopo il vantaggio interista gli uomini di Mancini riescono a gestire bene la palla con D'Ambrosio, Brozovic e un positivo Hernanes schierato al posto di Shaqiri. Il numero otto nerazzurro colpisce un palo, mentre il giovane croato sfiora il primo gol in campionato. Sia Brozovic che Guarin, però saranno squalificati per il derby di domenica prossima.
Intanto il Verona si affaccia più volte alla porta di Handanovic. Il portiere, insieme ad Icardi pezzo pregiato della rosa nerazzurra (di loro due l'Inter non può farne a meno), para il rigore calciato da Toni.
La squadra di Mancini è cinica: Icardi ricambia il favore al compagno Palacio che realizza il raddoppio; il terzo gol nasce con una deviazione maldestra di Moras nella sua porta.
L'Inter può ripartire nella settimana che porta al derby con la certezza Icardi, la sicurezza di Handanovic e la speranza di rivedere Hernanes nelle sue condizioni ottimali. E' poco per vedere una gara spettacolare contro il Milan, avanti di un solo punto.
Il prossimo derby potrebbe essere uno dei più poveri di ambizioni e di spettacolo degli ultimi anni. Forse, considerate le remote speranze europee delle milanesi, il traguardo delle due squadre è soltanto il primato cittadino.
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