Black(and blue) out dell'Inter: a San Siro affondata 4-1 dal Cagliari

di Luigi Laguaragnella
Al Meazza l'Inter ha un black("and blue) out. Dopo la vittoria del turno infrasettimanale contro l'Atalanta si aspettava una conferma di risultati, sfruttando il doppio turno casalingo contro il Cagliari di Zeman. Il 4-1 dei rossoblu è scioccante per come si è concretizzato: tutto è accaduto nel primo tempo, condito da espulsione per doppia ammonizione di Nagatomo, rigore parato da Handanovic e una difesa, quella nerazzurra, inguardabile.
L'Inter parte con la coppia Osvaldo-Palacio per l'infortunio di Icardi. A centrocampo accanto a Medel ci sono Hernanes e Kovacic. Il brasiliano è apparso fuori da ogni schema, il croato, invece molto stanco.
Del Cagliari si può dire che oggi è atterrato su Zemanlandia: Ibarbo, Cossu e Sau infilano ripetutamente Dodò, Nagatomo e il trio difensivo Vidic, Juan Jesus, Andreolli.
Oltre ad una tenuta atletica deficitaria, gli uomini di Mazzarri non hanno retto il confronto con gli avversari: molli su ogni pallone, senza grinta, lenti e per lunghi tratti superficiali. Su questo tema il Cagliari ha espresso il calcio offensivo che tanto piace a Zeman. 
La disorganizzazione degli interisti è visibile sin dal gol del vantaggio cagliaritano: il lancio lungo della difesa rossoblu è intercettato goffamente da Nagatomo che non si intende con Vidic e la palla, così, finisce sui piedi di Sau che trafigge Handanovic. Ma c'è un pizzico di reazione nerazzurra. Poco fuori l'area di rigore Palacio subisce fallo, ma i difensori rossoblu non sono molto rapidi nel mettersi davanti il pallone; l'argentino furbescamente batte velocemente la punizione passando a Osvaldo che a porta vuota può insaccare. Anche l'unico gol dei nerazzurri è frutto di distrazione. 
Poi la gara tende a favore degli ospiti: ancora goffamente Nagatomo (oggi capitano) si fa espellere per un fallo su Cossu. Ora il Cagliari ha a disposizione praterie e l'Inter sembra già messa a tappeto. 
Ibarbo è una scheggia per i lentissimi nerazzurri. Il raddoppio del Cagliari nasce da una respinta di Handanovic su cui nel grappolo di maglie nerazzurre in area Ekdal sbuca e ribatte in porta. Questa volta a non intendersi sono Medel e Vidic (ancora lui); il terzo gol è preparato da Ibarbo che si beve Medel e Dodò e mette al centro per Ekdal, ancora implacabile. C'è una parentesi che potrebbe ridare morale ai nerazzurri: Handanovic para l'ennesimo rigore. Questa volta è toccato a Cossu farselo parare. Ma l'Inter non forza di reazione. Sull'azione successiva dal calcio d'angolo nasce il quarto gol del Cagliari. Nella difesa addormentata Ekdal va timbrare la sua tripletta (inaspettata anche per lui)
La gara finisce la quarantacinquesimo. Nel secondo tempo l'Inter ha lasciato anche l'orgoglio negli spogliatoi. Non accade nulla. Solo un tiro di Palacio.
Bene, benissimo il Cagliari. Zeman sta coltivando giovani in difesa e il centrocampo con Dessena e Crisetig ha annullato la qualità degli avversari.
All'Inter dovrebbe ritornare la corrente giovedì in Europa League.

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