La Juve si tiene stretta il primato

di Andrea Stano. Solita Juve, solita Lazio. Se la squadra di Conte è uno tsunami inarrestabile capace di spazzar via rivali e le angosce ereditate con calciopoli, certo lo stesso paragone non si può azzardare per i biancocelesti.
Come già accaduto in altre uscite, ieri sera Reja ha affrontato la capolista sfoggiando un catenaccio tanto sfacciato quando irritante, sebbene a volte fruttuoso. Tuttavia non è bastato il secondo goal consecutivo in campionato di Stefano Mauri per abbattere l’invincibile Juventus. 
I bianconeri fanno davvero impressione, collezionano occasioni da goal come fossero figurine. Tra i migliori della serata, ovviamente, il nazionale Marchetti. La parata sul tiro a botta sicura di Quagliarella al 33esimo minuto ha davvero dell’incredibile.
In Italia, si sa, i campionati si vincono con la miglior difesa, un dato che fa ben sperare i tifosi bianconeri. Sono solo 18, infatti, le reti subite in questo campionato. Il merito di questa squadra apparentemente perfetta in ogni reparto è sicuramente dell’allenatore. Conte è riuscito a trasmettere passione, grinta e voglia di vincere e pazienza se, a volte, incappa in futili e inopportuni dichiarazioni.
Lo scudetto sembra ormai a un passo e l’infermeria rossonera sempre piena come un albergo in alta stagione regala qualche rassicurazione in più. Tra sette giornate sapremo come andrà a finire e sino ad allora nessuno vorrà mollare, specie il grande protagonista di ieri sera, Alex Del Piero. Nonostante la pressione inesauribile esercitata sugli avversari, il match si sblocca solamente in seguito all’ennesimo capolavoro balistico del capitano. A 37 anni Del Piero gioca ancora come un ragazzino. Con lui e Pirlo in campo i colpi di classe diventano semplice routine. A fine anno andrà via ma c’è da scommetterci che le preghiere dei tifosi, increduli per l’addio già annunciato, spingeranno la dirigenza verso il ripensamento. La Vecchia Signora ha bisogno del suo uomo più fedele.

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