di Luca Losito. Ormai non si ferma più la catena di episodi che stanno frenando un Milan in riserva di energie e calciatori da settimane. La Juve beneficia di un altro regalino e, col facile successo su una Roma a dir poco accomodante, si porta a +3 dai rossoneri a 5 gare dal termine, se non è un'ipoteca poco ci manca. Bisogna però analizzare l'ennesimo torto che ha portato a tutto questo: ad inizio ripresa Ibra, scattato in posizione regolare su assist del neoentrato Cassano, supera il portiere con un fine pallonetto, la palla varca la linea prima che il difensore la respinga, ma l'arbitro ferma tutto per un fuorigioco inesistente. Non c'è due senza tre, ed ecco servito il 3°: Ibrahimovic finisce sugli almanacchi come 3° marcatore fantasma della stagione rossonera, preceduto da Muntari nella sfida scudetto e Robinho nell'ostica trasferta etnea. Tre pareggi che si sarebbero tramutati in altrettante vittorie, sei punti negati che consentirebbero ai rossoneri di essere meritatamente in vetta. Purtroppo la realtà è ben diversa, il Milan ieri ha trovato il pari solo al 90' con Ibra e nei pochi minuti di recupero ha creato altre palle gol clamorose, ma la buona sorte ha di nuovo voltato le spalle al Diavolo e non è arrivato il sospirato gol-vittoria. Tutto ciò potrebbe realmente minare le ambizioni tricolore del Milan, anche perchè si ha la netta sensazione di lottare contro un avversario molto più grande di una semplice squadra avversaria, un sistema fatto ad hoc per canalizzare verso altre città lo Scudetto.
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