Calcio: As Roma, benino la prima di Zeman

di Andrea Stano. Roma Catania termina 2 a 2. Tante emozioni e colpi di scena degni di quel mondo denominato Zemanlandia anche se l’Olimpico si aspettava qualcosina in più da una Roma timida e poco quadrata.

Il vantaggio lo sigla Marchese, già in rete la scorsa stagione contro i capitolini. Lasciato libero di pascolare in area di rigore, sugli sviluppi di un calcio di punizione, infila un incolpevole Stekelenburg, sempre più verso la conferma dopo le voci di un presunto addio. Spaventosamente colpevole la terna arbitrale per non aver ravvisato l’evidente fuorigioco del terzino di Caltanisetta.

A rimettere la Roma in carreggiata ci pensa Osvaldo, con la rete più bella della domenica. Su magnifico suggerimento di De Rossi, l’italo-argentino si esibisce con una favolosa acrobazia, una sforbiciata volante da far impallidire i ginnasti ammirati a Londra 2012.

Il Catania ammutolisce il fragoroso ed eccitato popolo romano con la stilettata di Gomez (servito dall’assistman Lodi, anche lui in fuorigioco), ma il 19enne semisconosciuto Nico Lopez regala la seconda perla di giornata, nonché il pareggio ai propri tifosi. Sombrero su Alvarez e imprendibile tiro a volo che sorprende Andujar.

E’ vero, è la prima giornata e si può perdonare quasi tutto. Gli automatismi non sono ancora germogliati, la condizione atletica non è al top e l’acquisto più oneroso del mercato, Mattia Destro, era assente per squalifica. In più sono venuti meno gli inserimenti da centrocampo ma soprattutto è stato l’eccessivo gioco in orizzontale ad aver indispettito Zeman che, si sa, stravede per verticalizzazioni, rapide e continue.

Tuttavia qualche recriminazione all’allenatore boemo andrebbe mossa e sostenuta. Cambi tardivi ad esempio, Totti più mezzala che esterno d’attacco, De Rossi statico e compassato quando capitanfuturo ha il compito di scuotere i compagni nei momenti di difficoltà.

Note liete il giovane Lopez, l’arrembante Osvaldo, meno fumantino e più concreto del solito, e il centrale Castan, l’unica sufficienza della sgangherata retroguardia giallorosa di ieri sera.

Ottimo invece il Catania, sicuramente più pericoloso degli avversari nel corso dei novanta minuti.

Saggia la scelta del neoallenatore Maran, ex Bari, di proseguire il lavoro di Montella, ora alla ricerca di gioie in quel di Firenze.

La squadra è tecnica, rapida e aggressiva, senza macchia e senza paura. Mina vagante del campionato appena cominciato.

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