di Luigi Laguaragnella
Al Santiago Bernabeu questa sera si assegna la Supercoppa spagnola. Ormai questa coppa da qualche anno prende sede nello stadio di Madrid sponda Real oppure Camp Nou, Catalogna, Barcellona.
Non conosce altri spalti, altre squadre. Dopotutto Real Madrid e Barcellona non sono soltanto le dominatrici della Spagna, ma escludendo blasone e titoli, rappresentano il calcio europeo e mondiale. Se non vincono competizioni, ogni anno, infatti, ne sfiorano la vittoria.
Le merengues e i blaugrana, calcisticamente parlando, si odiano e avvertono tutto il peso di assumersi il primato a qualunque livello. Negli ultimi anni, soprattutto con l'arrivo a Madrid dello Special One Mourinho, la rivalità è ancora più accesa. Le polemiche e le frecciate, i duelli in campo... e a bordo campo animano le partite come corride. La Supercoppa dello scorso anno, vinta dai marziani del Barcellona, ne è un esempio, con rissa a fine partita tra allenatori, staff tecnico e calciatori (il dito di Mourinho nell'occhio di Villanova è stato lungimirante: oggi il catalano potrebbe vendicarsi con una vittoria)
Questa sera si parte dal 3-2 a favore del Barcellona che la scorsa settimana dopo esser stata colpita da Cristiano Ronaldo ha subito recuperato con tre reti (Pedro, Messi e Xavi). La partita è stata riaperta, offrendo l'incertezza e lo spettacolo fino alla mezzanotte di oggi grazie al portiere catalano Vitor Valdes che con una sua papera sbagliando lo stop dopo un retropassaggio ha regalato a Di Maria un gol fondamentale che tiene viva la tensione. Nel match di andata, tutto ciò, reti e papere comprese, è accaduto nel secondo tempo, dopo un un primo davvero noioso che ha deluso le aspettative.
Il nuovo Barcellona di Villanova, non è cambiato negli uomini, ma ha lasciato intravedere un gioco leggermente diverso, un po' più normale, rispetto agli infiniti tocchi di palla voluti da Guardiola negli ultimi anni. Il Barcellona è sembrato più "umano": spesso i calciatori hanno tirato dal limite dell'area e soprattutto sono stati frequenti lunghi lanci dalla difesa. E questo fa notizia. Resta la certezza che con Iniesta lì in mezzo le geometrie tornino immediatamente ad avere le loro misure. La novità dei catalani è Adriano sulla fascia che nei novanta minuti dell'andata non ha demeritato.
Forse se il primo scontro di Supercoppa non si è rivelato scoppiettante almeno nei 45 minuti iniziali lo si deve al Real Madrid che solo a sprazzi ha effettuato un pressing adeguato. In questi casi Mourinho preferisce tendersi bene in guardia. Non a caso ha inserito Contrao lasciando Marcelo in panca (anche se quest'ultimo in fase di recupero dopo le Olimpiadi). Quando è entrato il brasiliano infatti, addirittura andatosi a posizionare a centrocampo, i Real è sembrato più aggressivo e propositivo. Le stelle hanno brillato a sprazzi perchè mal servite: Benzema e Higuain hanno corso invano.
Il clima della partita di stasera non è rovente a sentire lo Special One, maggiormente preoccupato dalla situazione psicologica dei suoi uomini sconfitti nel turno di Liga dal Getafe: "Vincere la Supercoppa o meno, battere il Barcellona o meno, non è la cosa più importante. La mia priorità è quella di sapere se quello che è successo a Getafe è un episodio o se si tratta di un problema psicologico di alcuni giocatori o della squadra".
Durante questa vigilia, poi si tratta ancora di mercato con Kakà che è con un piede fuori da Madrid. Mourinho già parla del neo-acquisto Modric, il quale "sarà pronto a breve".
Villanova è preoccupato nella giusta misura, non lasciandosi ingannare dal Real Madrid sconfitto nello scorso weekend. Ma si fida dei suoi incitandoli a proporre gioco e far gol. Il mister non si preoccupa assolutamente dell'episodio di Valdes: "Come si può dubitare di un portiere che ha contribuito alla conquista di tre Champions League?"
Insomma da Madrid, per ora è tutto molto calmo, ma sicuramente al calar della notte basta una miccia che sia un gol, un'azione, uno scontro per appiccare un incendio: catalano o castigliano sarà il sacro Bernabeu a deciderlo.
0 comments:
Posta un commento