L'Inter: a Verona per riscattare l'incubo-Siena

di Luigi Laguaragnella
Punto e a capo. L'Inter non ha sfatato il tabù San Siro. E la sconfitta di domenica scorsa contro il Siena brucia ancora. E' un duro colpo per la squadra di Stramaccioni. Sembra un infinito tunnel in cui il cammino sembra lungo. Al Meazza con Zanetti in panchina e Palacio ancora fuori l'Inter nella prima parte ha creato azioni da gol trovando Pegolo reattivo: Sneijder più volte ha impegnato il portiere bianconero, Cassano e Milito hanno creato movimento, offrendo a Cambiasso e Ranocchia altre occasioni. Ma queste sono le partite in cui se la palla non entra in rete, la beffa giunge da un momento all'altro. E così si materializza nella ripresa: il Siena colpisce dalla fasce con  Rosina, Sestu e Ze Eduardo. Ranocchia e Juan Jesus sono infilati e non riescono a rimediare. Le ripartenze senesi sono letali. Di questi tempi è tornata di moda la parola provinciale e il Siena ha interpretato con pieno merito questo ruolo. L'1-0 è un diagonale perfetto di capitan Vergassola. Con l'Inter intontita, incapace di reagire, anzi più confusa il secondo gol è un contropiede. In pieno recupero il rapido Sestu dalla destra pennella un cross che Valiani insacca a porta quasi sguarnita.
Niente da recriminare. I calciatori dell'Inter escono con i primi fischi stagionali. Stramaccioni cerca di tenere l'ambiente unito e di metterci per primo la faccia. E' un'Inter sperimentale che non ha trovato i meccanismi giusti tra i reparti. Questo provoca ovviamente una perdita di punti in classifica. 
Il mister è fiducioso avendo la stima del presidente e soprattutto del suo lavoro (sottolinea le numerose occasioni da gol create). Moratti mostra dispiacere per questa sconfitta casalinga, ma rimanendo con i piedi per terra apprezza il lavoro di Stramaccioni avendo molto materiale a disposizione. Ammette che i giocatori hanno fatto quello che hanno potuto. Insomma comprende che la situazione è delicata, ma non ne crea un dramma.
Fortunatamente, escludendo riti propiziatori pro San Siro, l'Inter può rifarsi subito e recuperare qualche punto in classifica. Il turno infrasettimanale capita a pennello. A Verona contro il Chievo domani sera sarà una di quelle trasferte dure. Stramaccioni sta pensando di cambiare modulo inserendo la difesa a tre con Chivu e il centrocampo a cinque tra cui Sneijder dietro Cassano e Milito. Palacio rimane out. Stravolgimenti in corso per Stramaccioni che arrivano proprio nel turno di mercoledì che per tradizione è sempre straordinario di gol e sorprese. Anche se l'Inter non vorrebbe più essere un sorpresa in negativo.

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