Il Milan rallenta a Parma: gol del Faraone, tante occasioni, poi il pari-beffa

di Luca Losito.Il Milan pareggia 1-1 a Parma dopo 90' dominati, nonostante l'ampio turnover con vista Champions attuato dal tecnico. I rossoneri di Max Allegri crescono a vista d'occhio, gioco e possesso palla iniziano finalmente a vedersi, creano (e sprecano) tanto soprattutto nel secondo tempo, ma alla fine capitolano per un'ingenuità su calcio piazzato, autentica spina nel fianco dell'inizio di stagione milanista. La baby gang rossonera vede in campo solo tre Over 30, qualcosa di impensabile sino a quando il clan dei senatori pesava come un'onta su budget, infermeria e dinamismo del Diavolo. Venendo alla partita, il primo tempo regala poche emozioni. Il Milan tiene in mano il pallino del gioco, ma fatica ad affondare i colpi: sia per la pioggia che rende difficile le giocate palla a terra, sia per l'atteggiamento tattico rinunciatario degli emiliani. Le prime fiammate arrivano da Boateng ed El Shaarawy, soprattutto il campioncino '92 sembra particolarmente ispirato. Sul finire di tempo è proprio lui ad accendere il Milan: coast to coast incredibile dalla difesa all'area del Parma, evita ben 3 enttratacce degli avversari, ma quando arriva al momento del cross, provato dalla sgroppata, non riesce a rifinire l'azione. Si va negli spogliatoi, ma 'El Sha' sembra pronto a colpire: al 5' del secondo tempo i presagi si concretizzano, Bojan serva in profondità il Faraone che brucia Zaccardo e batte a rete in scivolata da due passi, Mirante non può nulla. 1-0 e Parma in apnea, nei minuti successivi il Milan beneficia di occasioni ghiotte con Boateng e Bojan, ma non le sfrutta. La gara resta aperta e, come spesso accade in questi casi, arriva la beffa: al 20' il neo-entrato Montolivo, il quale stava ancora cercando la giusta posizione in campo, stende Ninis al limite dell'area; Galloppa tira forte e rasoterra alla sinistra di Abbiati, la barriera fa passare la palla che si infila imparabilmente all'angolino. Il Milan ha la forza di reagire e con Bojan, El Shaarawy e soprattutto col bolide di Montolivo, sfiora il nuovo vantaggio. Ma non c'è più tempo, finisce 1-1, con buona pace dei tecnici. Chi può rammaricarsi di più è senz'altro il Milan, che senza quell'errore fatale avrebbe potuto vincere agevolmente. Il Diavolo deve però crescere in fretta, la stagione corre e le troppe ingenuità più in là potrebbero rivelarsi fatali. Il prossimo esame è già martedì, quando nella glaciale San Pietroburgo si potrà testare ancora una volta la tempra di questo nuovo Milan.

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