di Luca Losito. Il Milan più criticato dell'era Berlusconi rompe gli indugi e passa al Dall'Ara di Bologna, rispedendo al mittente le tante critiche ricevute. Certo, non è stato un mercato scoppiettante, ma gli acquisti sono stati tutti molto mirati e la gara di ieri lo ha confermato. Prendi Pazzini, bomber finito in naftalina all'Inter, tutti o quasi avevano 'bocciato' lo scambio con Cassano. Alla prima da titolare, il Pazzo risponde coi fatti, mettendo a segno una tripletta che lo riporta ai fasti di un tempo. Giampaolo porta a casa il pallone, Allegri porta via la consapevolezza di una squadra ritrovata e finalmente sulla strada giusta. In settimana, come preannunciato dopo la Samp, ci aveva pensato Galliani a regalare tre colpi di grande valore per presente e futuro rossonero: De Jong, Bojan e Niang. Nel weekend prima della sosta ci ha pensato Allegri ad estrarre dal cilindro le scelte giuste: Acerbi in difesa ha mostrato personalità, tecnica e grinta da vendere; Boateng ha quasi ritrovato la linfa dei giorni migliori, evidenziando una crescita di condizione importante; Pazzini ha ringraziato la fiducia del tecnico segnando tutte le reti rossonere e dando quella profondità che è fatalmente mancata nel match d'esordio. La cronaca della gara è un turbinio di emozioni. Il Milan parte forte e schiaccia i felsinei nella loro metà campo, trovando il meritato vantaggio grazie ad un rigore dubbio su Pazzini al 18'. La gara si innervosisce e il Bologna reagisce rabbiosamente. I rossoneri contengono a fatica le sfuriate dei padroni di casa fino all'ingenuo errore di Nocerino, il quale colpisce Diamanti all'ingresso dell'area di rigore e regala il penalty del pareggio. Il primo tempo finisce così, 1-1 e tutti a bere il thè caldo negli spogliatoi. L'inizio della ripresa sembra prospettare un'altra tempesta rossoblù, il Bologna preme sull'acceleratore e crea un paio di ottime occasioni dalla fascia sinistra, ma proprio in questo frangente del match viene fuori il carattere del Diavolo. La truppa di Allegri guadagna metri e ricomincia a creare occasioni, sfruttando la vena di un ispiratissimo Boateng e la spinta degli ottimi Antonini e De Sciglio. La gara sembra non volersi sbloccare, finchè arriva l'attimo decisivo: bella sovrapposizione di Antonini e cross in mezzo, Agliardi si esibisce in una presa da Paperissima e perde palla nell'area piccola, Pazzini ne approfitta come un falco e infila il colpo del 2-1 al 77'. Il Bologna accusa il colpo, il Milan prende coraggio: all'85' bellissima discesa di De Sciglio e cross basso sporcato da Cherubin, arriva a rimorchio Nocerino, il napoletano va al tiro e Pazzini di tacco rende imparabile la conclusione. 3-1 e rossoneri in visibilio sugli spalti. Il match non regala altro, se non qualche buono spunto del nuovo arrivato Bojan, anch'egli pronto a prendersi le luci della ribalta. Così come il Milan, squadra che può lavorare a fari spenti, visto che non gode del favore dei pronostici. Meglio così, sarà il campo a dare ogni risposta.
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