Calcio: derby capitolino alla Lazio, finisce 3 a 2

Andrea Stano. Grandissima prova della Lazio di Petkovic con l’allenatore di Sarajevo che si conquista definitivamente il cuore dei tifosi biancocelesti vincendo l’attesissimo derby della capitale, probabilmente la stracittadina più sentita del campionato. Lazio-Roma termina 3 a 2, ed è la quarta volta che i giallorossi perdono con questo risultato, per giunta con rimonta appannaggio degli avversari. E’ il derby numero 157 della storia, con la Roma in vantaggio con 57 vittorie. Lo scorso anno la Lazio conquistò i tre punti sia all’andata che al ritorno col punteggio di due reti a una. Pietosi scontri tra tifosi e forze armate prima della gara con molotov lanciate sui tutori della legge. Facinorosi indecenti riescono a fare di peggio: due tifosi romanisti finiscono per essere accoltellati alla coscia, per fortuna niente di grave. Gli autori del gesto sconsiderato sono riusciti a scappare e a farla franca. La Roma conferma l’11 di settimana scorsa con la sola eccezione di De Rossi al posto di Tachtsidis. Lazio con la formazione tipo, cinque centrocampisti a sostegno del bomber tedesco Miroslav Klose. Sotto un diluvio micidiale che ricorda la prestazione di Parma, la Roma passa in vantaggio al nono minuto. Totti su calcio d’angolo trova il solito Lamela che di testa fa 1 a 0. L’argentino va segno da sei partite consecutive ed è a quota 8 reti in campionato, primo, dunque, assieme al matador Cavani e al faraone El Shaarawy. Problemi anche tecnici all’Olimpico con alcuni riflettori spenti per diversi minuti. I tifosi laziali ironizzano invitando Lotitoa pagare la bolletta della luce quando francamente dovrebbe erigere un monumento al proprio presidente in virtùdell’ottima gestione societaria degli ultimi anni. La Roma continua a pressare senza affondare cinicamente e la Lazio trova il pari, seppur fortunosamente. Su calcio di punizione il romanista Candreva calcia forte ma centrale, Goicoechea (ancora in campo causa l’infortunio di Stekelenburg) respinge coi pugni dimenticandosi dell’umidità del pallone e la combina davvero grossa. Il suo paperone costerà caro ai compagni e soprattutto ai propri tifosi che non lo perdoneranno così facilmente. E’ il 35esimo e la Lazio pareggia. Passano cinque minuti e il sorpasso arriva puntuale. Klose, servito da un ottimo Hernanes, ferma il pallone col destro e calcia di sinistro realizzando la seconda rete consecutiva contro la Lazio tramutandosi a tutti gli effetti in “Uomo Derby”. La passione agonistica è troppa e il risultato non viene digerito da De Rossi che rifila un pugno in faccia a Stefano Mauri beccandosi un meritatissimo rosso. Non meno di tre giornate di squalifica per Capitan Futuro alla peggiore annata di sempre in giallorosso. Non gioca bene con Zeman e le invitanti sirene inglesi (o parigine) sono troppo assordanti per non essere considerate. Primo tempo sul 2 a 1 con la Roma in inferiorità numerica. La ripresa comincia nel peggiore dei modi per la squadra “ospite”. Piris serve involontariamente Mauri che segna il terzo gol chiudendo di fatto la partita. La Roma, attonita, rischia l’imbarcata ma Goicoechea devia in angolo una splendida conclusione di Hernanes. Al 26’ entra Pjanic al posto di Francesco Totti, non deludente la sua gara ma nemmeno brillantissima. Dopo l’occasione sfumata da Marquinho, tiro di poco alto sopra la traversa, è lo stesso bosniaco ad accorciare le distanze su punizione. Un altro errore del portiere, questa volta del nazionale Marchetti, che si fa cogliere impreparato sulla conclusione dello specialista. Pjanic, 21 anni, gioca poco col tecnico boemo e non le manda certo a dire con Zeman che non pare gradire molto. Si parla dell’interesse del Milan a gennaio per il talentuoso ragazzo di Tuzla. Finisce così 3 a 2 (con Mauri espulso per somma di ammonizione) con l’urlo strozzato in gola dei tifosi romanisti quando Marquinho su perfetto traversone di Bradley quasi non pareggia a trenta secondi dallo scadere. L’aquila Olimpia sbatte le ali bagnate dalla pioggia ed è grande festa all’Olimpico.

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