di Luigi Laguaragnella
E' solo una sconfitta per l'ampio turnover, addirittura schierando la formazione con l'età media più giovane della storia dell'Inter oppure è un segno di perdita di concentrazione?
I nerazzurri, già qualificati in Europa League, perdono in trasferta in Russia contro il Rubin Karzan subendo tre reti. Nel girone così arrivano secondi.
Stramaccioni lascia i big ad Appiano Gentile e tra gli undici titolari inserisce quattro giovani; lascia nella difesa a tre in modo da far recuperare le grigie prestazioni e Ranocchia che nella ripresa lascia il posto ad un altro giovane Donkor. In attacco Coutinho e Livaja non brillano e soprattutto a centrocampo mancano i leader che per la gara in Russia potrebbe essere rappresentato da Gargano.
Insomma la partita, almeno apparentemente, non interessa molto Stramaccioni, anche se a fine gara il mister ha fatto i complimenti ai suoi. L'Inter ha retto il confronto contro il Rubin che ha la fortuna di passare immediatamente in vantaggio per un rimpallo che porta Karadeniz ad insaccare a porta vuota. I russi sono più veloci e il solo Ranocchia non basta a guidare gli affondi della squadra di casa. E infatti entrano Zanetti e Palacio (quest'ultimo colpisce un palo). Con questi due ingressi l'Inter può reggere per qualche altro minuto, ma si deve arrendere nel finale subendo la doppietta di Rondon.
Il test in Europa League non è attendibile: è solo da apprezzare il coraggio di aver messo calciatore degli anni novanta, ma stasera l'Inter ha subito la sconfitta più pesante della stagione. E' solo problema di inesperienza o dietro la qualificazione anticipata si nasconde un lieve appagamento per le buone prestazioni degli ultimi tempi?
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