Il Milan prende il Toro per le corna: 4-2 pirotecnico all'Olimpico

di Luca Losito. Ottovolante Milan, da quando Allegri ha trovato nel 4-3-3 la veste definitiva da assegnare alla sua squadra, quest'ultima ha cominciato a far punti senza soluzione di continuità. Cambiano gli uomini, ma non cambia il risultato. Dopo l'ostico Massimino di Catania, il Milan sbanca anche l'Olimpico di Torino in rimonta. A passare in vantaggio è infatti il Torino con Santana (28') su regalo di Nocerino, che offre con uno scellerato retropassaggio nel nulla la chance del vantaggio granata. Robinho (40') pareggia con una perla su assist del brillante De Sciglio, finta di corpo a disorientare il marcatore e botta di punta sotto la traversa. Il Toro trema e nella ripresa il Milan dilaga: Nocerino trova l'1-2 al 53' e riscatta subito l'erroraccio del primo tempo, Pazzini (61') torna al gol dopo un'azione di sfondamento ed El Shaarawy (76') firma il poker grazie al secondo regalo natalizio di giornata, quello offerto da Gillet. Il Milan macina gioco che è una bellezza e colpisce ben due legni con Emanuelson e Pazzini. Poi i rossoneri si rilassano e Bianchi all'80 fissa il punteggio sul 2-4. Risultato finale che ci sembra più che giusto, viste le tantissime occasioni create dai rossoneri. L'unica nota stonata della giornata è l'infortunio di De Jong, il roccioso mediano olandese potrebbe aver concluso proprio a Torino la sua stagione. Peccato, anche perché il centrocampista orange stava diventando una pedina fondamentale nello scacchiere milanista. Ora il Milan di Allegri guarda con serenità al futuro, l'ultima chicca arriva dal capocannoniere di squadra e campionato: Stephan El Shaarawy, tredici gol in sedici partite sono abbastanza anche per essere avvicinati ai grandi goleador d'Europa. Stephan El Shaarawy sta entrando per diritto nell'élite dei bomber: meglio di lui, senza l'ausilio dei calci di rigore, ha fatto solo Messi, il giocatore dei record. Al netto dei penalties la Pulce ha segnato 22 reti, il Faraone 13 al pari di Ibra. Davanti a Falcao (10), Van Persie (10) e Ronaldo (9). Mica male per un ventenne. Giovani al potere, questo il segreto della rinascita Milan.

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