Alex Nardelli. Un finale thriller per la partita di ieri, iniziata con il vantaggio laziale di Gonzalez, e terminata con la Juve eliminata, senza se e senza ma, in un finale convulso in cui prima Vidal trova il pari e poi Floccari fa esplodere l’Olimpico di Roma trovando il gol del 2-1 che consegna ai biancocelesti il pass per la finale. Questo in breve quanto accaduto a livello tecnico ieri sera. Sul piano puramente emozionale invece da segnalare le ironiche dichiarazioni del mister bianconero Antonio Conte, che questa volta sostituisce alle polemiche l’ironia, e sbeffeggiando ironicamente i giornalisti in conferenza stampa afferma che la direzione arbitrale è stata perfetta e che Vucinic e Vidal hanno cercato di ingannare l’arbitro. Eccolo il tasto dolente, nuovamente l’arbitraggio. Ancora una volta inadeguato e penalizzante per entrambe le squadre, con 3 rigori al netto non assegnati (2 per la Juventus e 1 per la Lazio) e un arbitraggio all’inglese fin troppo eccessivo. Tutto questo è un peccato per il calcio giocato, perché piacerebbe guardare delle partite in cui possa veramente essere rispettato chi durante la settimana si allena o fa allenare per arrivare nel fine settimana pronto a giocare per vincere. I migliori in campo per la Juventus sono stati Emanuele Giaccherini e Luca Marrone. L’interno ex Cesena ancora una volta ha dimostrato di essere davvero una riserva di lusso per questa Juventus, sfruttando la sua velocità per pungere gli avversari e dar fastidio. Un’arma tattica micidiale per Conte, vista anche la versatilità di Giaccherini. Marrone invece sta dimostrando che il processo di crescita procede molto bene. Il centrocampista bianconero, ieri schierato come vice Pirlo, ha fatto benissimo, dando prova di saper dirigere bene il gioco e di poter essere un calciatore importantissimo in prospettiva. Bene anche Bonucci, il quale è uscito fuori da alcune difficili situazioni difensive con gran classe, e Vucinic, uno dei pochi veri attaccanti bianconeri a poter dare del tu al pallone e ieri un predicatore nel deserto. Malissimo invece Sebastian Giovinco, un ragazzo che nonostante l’impegno da lui messo in ogni partita, non riesce proprio ad emergere, rimanendo nel limbo di una mediocrità che ha visto perdersi molti talenti. Ieri il fantasista ex Parma ha sprecato una clamorosa occasione nel finale che poteva portare la Juve in finale, e questi sono errori che a Torino difficilmente i tifosi perdonano. Male anche Mauricio Isla, un esterno che a Udine arava letteralmente la fascia, consegnando nel mezzo degli ottimi cross, ma che a Torino si è completamente smarrito, dimostrando tra l’altro scarsa personalità. La prossima gara sarà giocata a Verona contro il Chievo di Eugenio Corini. Un match non facile per la Madama, vista la tenacia dei clivensi, che per mano del proprio allenatore hanno subito una radicale trasformazione, diventando una squadra capace di mettere in seria difficoltà ogni avversario.
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