Milan, è Allegri il top player per i marziani: test di maturità per gli sbarbati rossoneri

di Luca Losito. E' divertente osservare il rapido mutare dei frivoli pareri di addetti ai lavori legati solo ai risultati, parliamo ovviamente dell'incredibile parabola del buon Max: ad inizio stagione tutti o quasi lo consideravano un incapace, poi piano piano è divenuto un buon traghettatore per rifondare la squadra, fino ad arrivare all'esaltazione allo stato puro che un po' tutti i quotidiani ne stanno facendo dopo la clamorosa rimonta Champions. Sia chiaro, non è che non condivido i pareri esaltanti su Allegri, ma ci vorrebbe più equilibrio, bisognerebbe avere il coraggio di prendere una posizione e portarla fino in fondo. Per quanto mi riguarda, ho sempre difeso a spada tratta l'operato del Conte Max e ad oggi i fatti son tutti dalla sua parte, a conti fatti è difficile immaginare qualcuno in grado di far meglio dopo un mercato estivo così traumatico. Ora, alla vigilia della sfida più ardua della stagione, gli stessi che oggi ne tessono le lodi giovedì potrebbero scriverne le cose peggiori, ne siamo certi, ma almeno qui cerchiamo di guardare in maniera oggettiva quelli che sono i fatti: Milan-Barcellona, quest'anno, ha poco o nulla a che fare con la bella, equilibrata, ed avvincente sfida della passata stagione (2 pareggi, di cui uno al Camp Nou, e 2 sconfitte in 4 match), più che altro trattasi di una sorta di scontro tra Davide e Golia. I giganti, inarrestabili, marziani in casacca blaugrana continuano a macinare record, avversari, Palloni d'Oro, e tutto ciò che gli capiti a tiro, basti pensare che una corazzata come il Real Madrid di Mou abbia già abdicato dalla Liga trovandosi a -16 dalla vetta. I rossoneri, con molta umiltà, stanno avviando un progetto tecnico interessantissimo, basato sui giovani, che però perde in Champions la sua punta di diamante: Mario Balotelli. E allora, che si fa? E' qui che si chiede una magia al buon Max, perché il divario tecnico abnorme tra le due squadre può essere colmato solo con accorgimenti tattici che spiazzino l'avversario. Non sarà facile, anzi, molti l'hanno definita una "Mission Impossible", ma immaginare che Massimiliano Allegri vesta per una notte i panni di Tom Cruise non costa nulla. Se non accade, in fondo, è solo andata come ogni persona, a ragion veduta, aveva pronosticato. Tutto qui, è Milan-Barça, per la quinta volta in due anni, bentornati a San Siro cari marziani.

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