di Luca Losito. Più che un incontro di calcio, c'è sembrato di assistere ad una battaglia in stile rugbystico. Il Genoa, ben conscio del tasso tecnico inferiore, ha volutamente impostato la gara sul fisico, sul nervosismo, sul campo ruvido, ma non è bastato, perché alla fine, la differenza, l'hanno fatta i lampi di classe di Pazzini e Balotelli. Il Milan ha affondato i colpi, uno per tempo, difendendo poi con ordine, sagacia, orgoglio, e anche un po' di buona sorte, il vantaggio. Allegri confeziona un altro successo prezioso, che permette di mettere ora nel mirino addirittura il 2° posto del Napoli. Qualche settimana fa, sarebbe sembrata pura follia. Ora è realtà, e la bellissima realtà del Milan attuale incanta sin da subito: al 20' Niang firma il primo squillo del match, lasciando partire un gran tiro a giro sventato al meglio da Frey. Due minuti dopo è Pazzini, menomato poco prima alla caviglia da un brusco intervento di Portanova, a siglare il vantaggio con un destro potentissimo che si infila nel sette. Il Pazzo è comunque costretto ad abbandonare il campo, al suo posto entra Balotelli. Il Genoa prova a reagire nel finale di tempo, creando mischie furibonde in area rossonera e poco più. Poco motivate le proteste dei rossoblù, tutte le situazioni dubbie restano tali anche dopo la moviola. Bravo Damato a non scomporsi, il primo tempo finisce senza altri sussulti. Nella ripresa il Milan capisce che deve fare di più per assicurarsi i 3 punti, e agisce di conseguenza. Il palo di Bovo su punizione è un caso isolato, sono i rossoneri ad avere le chance migliori: ci prova Balo da fuori, poi Flamini in ben due occasioni, ma in tutte le circostanze il Grifone se la cava. Nell'ultima delle tre, però, il Milan guadagna un corner, sul quale Zapata si veste da assist-man liberando Balotelli in piena area, SuperMario con una freddezza da Circolo Polare Artico batte Sebastian Frey. Anche la gara sembra in ghiaccio, sembra, appunto, perché poco dopo ci pensa Constant a ridare speranza al Genoa: il n° 21 viene steso platealmente da Bovo, ma reagisce in maniera sconclusionata e Damato é costretto a rifilargli il secondo giallo della serata. Milan in 10, Genoa che torna a crederci. Gli ultimi 25 minuti della sfida sono un'autentica sofferenza per gli uomini di Allegri, i rossoblù vanno all'assalto del fortino milanista: Abbiati e i difensori ergono, però, un muro invalicabile davanti alla loro porta e i tentativi liguri risultano vani. Il Milan sbanca 2-0 il Marassi, mandando un segnale forte e chiaro a tutte le avversarie. Compreso quel Barcellona che continua a proclamarsi, sfidando la malasorte e gli scongiuri, già di per certo ai quarti di finale. Buon per loro, ne riparleremo dopo il 90', anche se siamo certi che questo Milan non sfigurerà neppure al Camp Nou.
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