di Luca Losito. A poche ore dal fischio d'inizio, è inutile celare l'adrenalina che pervade la miriade di tifosi in attesa della partitissima di questa sera. Il Milan, da par suo, con grande umiltà, sbarca al Camp Nou senza timori reverenziali e complessi d'inferiorità, senza quella paura che le spavalde dichiarazioni dei marziani, tremendamente umanizzati dalla lezione di calcio inflitta da Allegri, hanno provato a infondere nei rossoneri. E' Milan-Barca da ormai due settimane, è sbagliato pensare che la gara sia finita dopo il libidinoso triplice fischio di San Siro: una lotta psicologica andata avanti giorno dopo giorno, in cui la spavalderia blaugrana ha fatto trapelare più insicurezze che altro, in cui i rossoneri hanno triturato Lazio e Genoa mantenendo di fatto la porta inviolata, mentre i catalani hanno visto le loro certezze sgretolarsi ben due volte contro gli acerrimi rivali del Real. Ma è sbagliato pensare che la squadra più forte al mondo, capace di meritarsi sul campo tale onorificenza, non sappia più come si faccia la cosa che l'ha resa storica: giocare a calcio. Ci attendono altri 90' di tiki-taka che solo un'organizzazione tattica impeccabile ed una personalità importante potranno neutralizzare al meglio, perché non può essere trascurata l'onda catalana, formata da circa 100mila tifosi, che darà un'ulteriore forza alla squadra di casa. Passando alle questioni tattiche, il forfait di Pazzini regala una matta idea che stuzzica parecchio il Conte Max: un inedito trio di creste pronto a fare breccia nella difesa catalana, El Shaarawy-Niang-Boateng. Un tridente che piace, che sembra quasi dire agli avversari: "Fatevi sotto" (come titolato dalla Gazzetta, ndr). Una mossa per mettere subito in chiaro che il Milan non è l'armata Brancaleone, come qualche buontempone iberico ha voluto far credere parlando di un 4-5-1 formato da tutti i frangiflutti rossoneri alle spalle del solo Faraone, i rossoneri al contrario cercheranno di pungere coi tre attaccanti e siglare quel gol che complicherebbe tremendamente i piani di "remontada" a Messi & Co. Senza scordare, ovviamente, che ci sarà proprio lui: Leo Messi. Il campione argentino s'è fatto immortalare alla vigilia con una foto che ritrae la prima pagina del giornale di domani, in cui si vede la festa catalana e un'inequivocabile scritta: "Quarti". Di certo da queste parti non sarà molto in voga la scaramanzia, ma la "sparata" del 10 blaugrana è sintomo d'inquietudine: tutti i media, infatti, hanno evidenziato come il talento argentino non abbia mai segnato su azione ad un'italiana. Solo un caso? Si vedrà, intanto, noi che da buoni italiani alla scaramanzia ci crediamo eccome, speriamo che con tutte queste invocazioni se la siano un po' tirata e alla fine anche la buona sorte sorrida all'umiltà e al grande rispetto palesati dalla vigilia milanista (nonostante il vantaggio di due reti, ndr). Non ci resta altro che aspettare, non prendere altri impegni e gustarci lo spettacolo: questa sera il mondo si ferma per Milan - Barça.
0 comments:
Posta un commento