di Luca Losito. Il poker blaugrana annulla la bella prova d'andata, ma non rende bene l'idea di una sfida rimasta in bilico sino al 91'. Il Milan paga lo scotto della propria inesperienza e vanifica l'impresa di San Siro, sprecando le ghiotte occasioni avute in fase d'attacco. Il match fa capire subito quale sarà l'andazzo della serata: al 5' Messi torna quello che tutti conosciamo e infila Abbiati con un tiro all'incrocio dei pali. Pochi minuti e i blaugrana potrebbero subito pareggiare i conti con l'andata, ma la difesa regge. Il Milan, nonostante le difficoltà della serata, riesce a rendersi pericolosissimo al 39': Niang si ritrova tutto solo nella metà campo catalana, ma dopo una grande progressione calcia clamorosamente contro il palo, l'azione prosegue e sul cross di Boateng sembra esserci un tocco di mano da parte di Mascherano, l'arbitro non è d'accordo. L'azione prosegue e sul ribaltamento di fronte arriva un'altra perla della Pulce: Leo elude gli avversari e trova l'angolino giusto dal limite dell'area. Gol sbagliato, gol subito. E' qui, in questo giro di lancette ed occasioni, almeno crediamo, che si decide la qualificazione. I catalani vanno negli spogliatoi galvanizzati e ne fuoriescono ancor più gasati: un errore in fase di disimpegno dei rossoneri permette a Villa di ritrovarsi solo in area, il cecchino spagnolo non sbaglia e firma il 3-0. Allegri cambia qualcosa e, di fatti, i suoi riescpno a far tremare la retroguardia blaugrana: Robinho, Flamini ed El Shaarawy hanno occasioni ghiotte in piena area, ma c'è sempre un difensore spagnolo a salvare la propria porta in extremis. Niente da fare, i rossoneri alzano disperatamente il baricentro negli ultimi minuti e pagano dazio in contropiede: Jordi Alba infila indisturbato il poker, approfittando della metà campo lasciata scoperta dagli assalti finali. La lezione è durissima, il risultato sin troppo severo. I rossoneri escono dalla Champions in maniera ingenua, pagando l'inesperienza dei giocatori più promettenti. Va ricordato, però, che la squadra di Allegri è formata principalmente da giovanotti di belle speranze, che hanno un futuro roseo davanti a sé e potranno imparare tanto proprio da questa notte amara. Una cosa è certa, il futuro è tutto dalla parte di questi ragazzi. Basti pensare a cosa sarebbe accaduto se Niang avesse segnato. Niente rimpianti, il progetto va avanti nel migliore dei modi.
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