Napoli-Juve: solo un pari per la grande partita

Andrea Stano. Napoli-Juventus è la sfida più attesa di questa 27esima giornata, è la sfida con la S maiuscola, è la sfida che potrebbe decidere le sorti del campionato. Napoli-Juventus termina in parità, 1 a 1.
Due milioni di incasso per un San Paolo strapieno (record stagionale) e quasi 200 televisioni internazionali in diretta per seguire l'evento della serata. La Juventus non vince in campionato in casa dei napoletani da ben dodici stagioni mentre all'andata si impose 2 a 0 su degli avversari poco battaglieri.
Il Napoli comincia forte e sfiora immediatamente il vantaggio, dopo appena dieci secondi. Pandev dalla sinistra offre un pallone arretrato ad Hamsik che al volo calcia alto.
Al 10' San Paolo ammutolito. Sugli sviluppi di un corner, Pirlo è bravissimo a scodellare in aria un tagliente cross di sinistro. Chiellini, al rientro dal lungo stop, prende il tempo a Britos trovando l'incornata vincente. 1 a 0.
Il Napoli accusa il colpo e in campo domina l'imprecisione con la Juve pronta a colpire in contropiede non riuscendo, però, a finalizzare le occasioni. Prima Vucinic sfiora il palo di testa servito dall'eccellente Vidal; poi lo stesso montenegrino si fa ipnotizzare da De Sanctis sull'assist del cileno. Davvero imperdonabile l'erroraccio di Vucinic, straordinario il gesto tecnico del numero uno azzurro che si salva con la spalla deviando in angolo.
Dopo azioni fortuite e ripetute mischie (ad eccezion fatta dell'ottimo inserimento di Hamsik su interessante invito di maggio al 28esimo) il Napoli riesce ad agguantare il pareggio al 43esimo. Ci pensa Inler, fin ora il peggiore in campo, col solito bolide dalla sua zolla preferita. Decisiva, però, la deviazione di testa di Bonucci. I primi 45 minuti di gioco finiscono col punteggio di 1 a 1. Da registrare un deprecabile episodio riguardante Cavani che sul  finire del primo tempo rifila una brutta gomitata a Chiellini rimediando incredibilmente soltanto un giallo. C'era un rosso grande quanto una casa.
Nel secondo tempo il Napoli, galvanizzato dal pareggio, spinge sull'acceleratore e sfiora ripetutamente il 2 a 1. Al 14esimo Hamsik, il migliore tra gli azzurri, spara un gran sinistro da fuori. Buffon si distende e smanaccia in angolo. Sei minuti più tardi, mischione e parapiglia in aria, la palla giunge sui piedi di Inler ma il tiro viene deviato in corner. Su palla inattiva il Napoli si sta rendendo pericoloso.
Ancora Buffon, al 23', si fa trovare presente su conclusione improvvisa di Maggio da posizione parecchio defilata.
Ora sono i padroni di casa a fare la partita con la Juve che si limita esclusivamente a inefficaci conclusioni dalla distanza.
L'ultima e clamorosa occasione ce l'ha Dzemaili. Hamsik dai 25 metri sfodera un destro micidiale, il solito Buffon respinge il pallone che carambola sul centrocampista svizzero che a porta sguarnita fallisce il gol che avrebbe riaperto la corsa scudetto. Mani frati capelli per i tifosi napoletani, già pronti a festeggiare.
Finisce, invece, 1 a 1 con un risultato che accontenta solo gli uomini di Conte. La Juve mantiene i 6 punti di distacco ma in virtù degli scontri diretti, virtualmente sono 7 le lunghezze dai partenopei, che hanno sciupato la ghiotta opportunità di tenere vivo un campionato, ormai sempre più a tinte bianconere.

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