Il Brasile strapazza il Giappone. 3 a 0, brillano Neymar e Paulinho

Andrea Stano. Brasile-Giappone è la sfida inaugurale di questa nona edizione della Fifa Confederation Cup. I verdeoro, campioni in carica e detentori del record per trofei vinti (ben tre), si sono imposti con un perentorio 3 a 0 sulla selezione guidata da Alberto Zaccheroni. Grande spettacolo in campo con le stelle Oscar, Thiago Silva e Neymar (nuovo acquisto del Barcellona) nelle file del Brasile e un "italiano" in quelle del Giappone: Yuto Nagatomo. Nella formazione asiatica in campo anche Kagawa del Manchester United e il talentuoso Keisuke Honda, seguito dal Milan per il mercato estivo appena cominciato.
Si gioca all'Estadio Nacional Manè Garrincha a Brasilia in uno spettacolo suggestivo infarcito di musica, colori vivaci e tanta, tanta allegria. Nella loro storia i nipponici non hanno mai superato il Brasile in uno scontro diretto mentre in Confederation Cup, sebbene avessero partecipato assieme ai sudamericani in tre edizioni, si sono incrociati soltanto in due occasioni, nel 2001 e nel 2005, entrambe terminate in parità.
Dopo tre minuti il Brasile è già in vantaggio. Neymar (non segnava con la Selecao da nove partite) riceve il pallone da fuori aria dopo l'appoggio di petto da parte di Fred e s'inventa una girata formidabile che s'insacca sotto l'incrocio. Un gol fenomenale siglato da un giocatore fenomenale.
Passa una manciata di secondi e lo stesso Honda su punizione dai trenta metri spaventa i tifosi carioca. L'ex Inter Julio Cesar è bravo a distendersi e sventare il pericolo.
Al 22esimo grande spunto di Hulk sull'out di destra. Il cross del massiccio attaccante dello Zenit viene deviato sui piedi di Paulinho ma il centrocampista del Corinthians, oggetto del desiderio di Inter e Roma, non inquadra la porta e spara alto. Sul finire dei primi 45 minuti di gioco Fred riceve da Neymar, aggancia e incrocia col rasoterra. Il portiere Kawashima si supera e dice di no.
Il primo tempo si spegne pian piano e a trionfare per la verità è solo la noia. Certo, champagne e bollicine non ce li si aspettava dagli asiatici ma il Brasile continua a deludere i propri tifosi che ultimamente hanno a più riprese espresso malumori e perplessità sui pentacampeones. Dagli uomini di Scolari si esige sicuramente qualcosina in più. Tecnica, ripartenze ed intensità non bastano se il calcio giocato non diverte e, soprattutto, non impensierisce.
La ripresa si riapre fotocopiando l'inizio della gara. Passano tre minuti, infatti, e Paulinho aggancia un cross dalla destra ed è lestissimo a calciare da pochi passa dal dischetto del rigore. Impreciso in questa circostanza il numero uno nipponico Kawashima, poco deciso nell'intervento e stilisticamente inaccettabile. 2 a 0 per i padroni di casa. Il Brasile adesso gioca bene galvanizzato dall'entusiasmo e dal risultato che sta maturando.
Al 71' si vede finalmente il Giappone con Maeda la cui botta di destro si infrange su Julio Cesar dopo una serie di batti e ribatti in aria in seguito agli sviluppi di un calcio piazzato calciato da Honda sulla barriera.
Al 75esimo escono Neymar ed Hulk per fare spazio a Lucas, funambolo del Psg, e al laziale Hernanes.
La partita si chiude sul 3 a 0 in virtù della rete all'ultimo minuto di Jo, subentrato a Fred. Straordinaria discesa di Oscar che vede l'inserimento dell'attaccante dell'Atletico Mineiro che di prima intenzione con l'interno sinistro fredda Kawashima sugellando un ottimo contropiede.
Il Brasile, dunque, conquista tre punti validi per il girone A, il cui primo turno verrà completato domani sera con l'attesissima partita degli Azzurri. Italia-Messico è un inedito assoluto in Confederation Cup, così come l'altro incontro che si disputerà domani alle 19 (ora locale), il big match tra Spagna ed Uruguay.


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