Italia-Uruguay: precedenti, curiosità e probabili formazioni



Andrea Stano. Domani sera alle ore 18 italiane si giocherà la finale terzo-quarto posto della Confederation Cup 2013. Italia e Uruguay si sfideranno nel caldo afoso di Salvador de Bahia allo stadio Itaipava Arena Pernambuco. Previsti 31 gradi ed un’umidità tra il 70 e l’80 %. La partitissima (Brasile-Spagna) che deciderà la vincitrice del torneo, invece, avrà inizio alle ore 19 locali (da noi a mezzanotte).
Entrambe alla seconda partecipazione in questa manifestazione, Azzurri e Sudamericani non hanno mai raggiunto un prestigioso piazzamento. La Celeste, tuttavia, ci è andata vicina avendo già lottato per il gradino più basso del podio disputando questa “finalina”. Era il 1997 (la prima edizione a otto squadre) e l’Uruguay venne sconfitto 1 a 0 dalla Repubblica Ceca in virtù della rete di Lasota. Il torneo, invece, venne vinto dal Brasile che strapazzò l’Australia in finale grazie alle sei marcature del formidabile Romario.
L’Uruguay (12 reti fatte e solo 5 subite) non ha superato il Brasile in semifinale permettendo ai carioca di consumare la vendetta (con le dovute proporzioni) del Mondiale del 1950. Gli uomini di Prandelli, invece, nonostante una maiuscola prestazione contro la Spagna, si sono dovuti arrendere ai calci di rigore. Decisivo l’errore dal dischetto dello juventino Bonucci.
Negli otto precedenti, la selezione azzurra ha battuto l’Uruguay solamente in due occasioni. Il successo più recente risale proprio a Italia 90’ quando gli undici di Azeglio Vicini si imposero per 2 a 0 nell’ottavo di finale giocato a Roma. Andarono a segno Schillaci (capocannoniere del Mondiale) ed Aldo Serena.
Dubbi su dubbi per Cesare Prandelli che avrà a disposizione una rosa sfortunatamente rimaneggiata. Dopo la dolorosa partenza di Balotelli, preceduta dall’infortunio alla spalla di Ignazio Abate, il tecnico lombardo dovrà fare a meno anche del difensore Barzagli. L’ex Wolfsburg, infatti, non ha recuperato dai problemi tendinei rimediati contro le Furie Rosse in semifinale.
Andrea Pirlo, che ha già stretto i denti nel precedente incontro, verrà probabilmente risparmiato per evitare complicazioni di sorta. Preoccupano, invece, le condizioni di Claudio Marchisio, vittima di un trauma contusivo con successiva contrattura al polpaccio sinistro. Le sue condizioni verranno valutate prima dell’incontro quando lo staff tecnico scioglierà le riserve su di un suo eventuale impiego dal primo minuto. Dovrebbero recuperare nonostante l’affaticamento, Giorgio Chiellini e Daniele De Rossi. Una nuvola di incertezze, così, avvolge la formazione che, con ogni probabilità, vedrà protagonisti alcuni comprimari che potranno approfittare delle numerose assenze trai titolari. Buffon in porta, Bonucci, Chiellini e Astori in difesa; Montolivo e De Rossi in mezzo al campo con l’inossidabile Giaccherini e Maggio sulle corsie esterne; Candreva, migliore in campo con la Spagna, sarà quasi sicuramente confermato, al fianco (Marchisio permettendo) di Aquilani o di Diamanti , scarsamente utilizzato dal c.t. Prandelli; difficilmente si vedrà nuovamente in campo Giardino (stoica unica punta in semifinale e anche lui vittima di una contusione) che si avvicenderà con Giovinco o col milanista El Shaarawy. L’utilizzo del faraone (arrivato “vuoto” come Prandelli stesso ha dichiarato in conferenza stampa) sarebbe ben accetto dagli amanti e dai tifosi azzurri. In campo soltanto per qualche scampolo di partita, l’attaccante con la cresta è forse anche attanagliato dalle ormai consuete seppur incomprensibili vicissitudini del mercato rossonero.
Nel caso in cui Prandelli volesse tornare alla difesa a quattro, De Sciglio ritroverà una maglia da titolare mentre in difesa potrebbe riposare Chiellini. Rispolverando il tridente, Diamanti sarebbe sicuro di un posto con Gilardino, gioco forza, prima punta col solito ballottaggio Giovinco-El Shaarawy come compagno di reparto.
Non ci sono altrettante perplessità, al contrario, per Tabarez e il suo Uruguay. Muslera difenderà i pali; difesa a quattro con Maxi Pereira e Caceres terzini, e la coppia centrale formata da Godin e Lugano; Rodriguez, Rios e Gonzalez (o Gargano) i tre di centrocampo; il tridente superoffensivo sarà composto dal matador Cavani, nella sua personalissima sfida agli italiani, l’ex interista Forlan e la stella Luis Suarez.Prevista panchina, dunque, per il palermitano Abel Hernandez, autore di una quatripletta contro il Tahiti.
Arbitro della gara, l’algerino Djamel Haimoudi.
                                                                      

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