Roma: il francese Rudi Garcia è il nuovo allenatore dei giallorossi

di Stella Dibenedetto - Rudi Garcia è il nuovo allenatore della Roma. Dopo una telenovela durata settimane durante le quali prima Walter Mazzarri e poi Massimiliano Allegri sembravano vicinissimi alla firma del contratto, è francese l’uomo chiamato a riportare gioia ed entusiasmo in una piazza delusa e amareggiata dalle ultime due stagioni. Rudi Garcia non è l’uomo che i tifosi si aspettavano ma ora sono pronti a sostenerlo e ad appoggiarlo per un fine comune: la vittoria. Neanche il tempo di mettere piede nella capitale che Rudi Garcia ha già il suo soprannome, il Sergente, facendo riferimento allo storico personaggio di Zorro che porta il suo stesso nome. Rudi Garcia, però, non è un imbranato ma è un tecnico che ha fatto molta gavetta, capace di vincere in una piazza come quella del Lille dove la vittoria mancava da quasi mezzo secolo. Rudi Garcia è un tecnico di personalità, carismatico, grintoso con tanta voglia di misurarsi e fare bene in una piazza difficile come quella di Roma. In Francia, gli addetti ai lavori l’hanno messo in guardia: a Roma si passa dalle stelle alle stalle in cinque minuti. Rudi Garcia lo sa ma ha accettato con tanto entusiasmo la grande sfida. Quell’entusiasmo che, invece, non hanno dimostrato di avere prima Mazzarri e poi Allegri. Rudi Garcia è, dunque, il prescelto. La svolta è arrivata dopo il viaggio di Rudi Garcia negli Stati Uniti, dove ha incontrato il presidente James Pallotta che, per la prima volta, ha voluto conoscere l’uomo scelto da Walter Sabatini per guidare la Roma. Una decisione di responsabilità quella di James Pallotta che ha scelto Rudi Garcia come nuovo tecnico dei giallorossi solo dopo averlo incontrato e conosciuto perché per la terza volta consecutiva la Roma non può più sbagliare. Tra i tanti tecnici che il ds Sabatini ha incontrato, Rudi Garcia è quello che ha fatto l’impressione migliore. Un uomo autoritario, disciplinato, ma non un tiranno dello spogliatoio. Senza dimenticare la crescita personale di ogni singolo calciatore. Sotto la sua guida sono diventati campioni tanti calciatori da Eden Hazard a Cabaye, da Moussa Sow a Debuchy. Un allenatore che punta molto al collettivo, al dialogo e all’armonia nello spogliatoio. Amante del calcio offensivo, poliedrico nel saper gestire più aspetti di una squadra, personalità da leader e tanta voglia di vincere ancora. Anche fuori dalla Francia, dove da calciatore come da allenatore non ha mai lavorato. Adesso è nella Capitale, una piazza, dove deve riportare l’entusiasmo che merita, una Roma da ricostruire con fermezza perché dopo due anni di progetti bruciati e di cocenti delusioni, non c’è più tempo da perdere.

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