di Piero Ladisa - Le qualifiche del GP del Belgio sono state caratterizzate dalla pioggia, che ha costretto i piloti ad utilizzare coperture intermedie in Q1 e Q3. In questa lotteria, con condizioni di pista bagnata/umida, il più veloce è stato Lewis Hamilton. Per l’inglese si tratta della quinta pole stagione, la quarta consecutiva, la trentunesima in carriera. Una pole un po’ inaspettata visto i risultati maturati nelle prove libere, che fa emergere ancora una volta il talento dell'ex McLaren. Accanto al campione del mondo 2008 scatterà Sebastian Vettel, come capitato a Budapest prima della pausa estiva.
Come la prima, anche la seconda fila è monopolizzata dai piloti della Red Bull e della Mercedes, con Mark Webber terzo e Nico Rosberg quarto. Quinto Paul Di Resta che a pochi minuti dalla conclusione della sessione si è ritrovato in testa, accarezzando il sogno, poi svanito, di partire davanti a tutti. In sesta piazza la McLaren di Jenson Button. Incolore la prova del duo della Lotus. Romain Grosjean partirà settimo e Kimi Raikkonen ottavo. Delusione in casa Ferrari. La scuderia di Maranello non è riuscita a sfruttare a pieno il proprio potenziale, complici le condizioni atmosferiche. I due della Rossa chiudono la Top Ten con Fernando Alonso al nono posto e Felipe Massa al decimo.
Il circuito di Spa rappresenta un "pezzo" di storia della F1, al pari di Monza e Silverstone, considerato il “tempio della velocità” con medie orarie che toccano i 230 km/h. La pista belga rappresenta un banco di prova importante per piloti, che tengono il piede sull'acceleratore per l'80% del giro, e scuderie.
Per questo evento la Pirelli ha portato le gomme più dure della gamma, le PZero White Medium e le PZero Orange Hard. Questo per via dell’elevata velocità e dei curvoni veloci che tendono a stressare le coperture.
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