Supercoppa Europea, il Bayern la spunta ai rigori: Pep beffa Mou in extremis

di Luca Losito. Come tutte le sfide Mourinho-Guardiola, i 120' della finale di Supercoppa Europea tra Bayern e Chelsea sono stati costellati da attimi di tensione e polemiche. Alla fine, però, ha vinto lo spettacolo e i bavaresi hanno visto premiata proprio all'ultimo minuto dei supplementari la loro tenacia. La squadra di Pep, di fatti, ha impattato sul 2-2 con Javi Martinez e trionfato poi dagli 11 metri grazie all'errore decisivo di Lukaku. Continua, dunque, l'impero di trionfi del Bayern e di Guardiola, che ha già ripreso a collezionare trofei. La gara è subito vibrante tra inglesi e tedeschi. Ognuno con le armi a propria disposizione prova a pungere: i bavaresi, che nel primo tempo dipendono un po' troppo da Robben, allestiscono una rete di passaggi veloci, continue sovrapposizioni e inserimenti. E, come il vecchio Barça, fanno un po' di fatica quando la porta si avvicina. Dall'altra parte i Blues mostrano già il marchio di fabbrica mourinhano, esagitati in pressione e ripartenza. Da una di queste nasce il vantaggio: Hazard si invola dai cinquanta metri, serve Schurrle, che col contagiri recapita verso l'accorrente Torres in mezzo all'area: la botta è tremenda e vale l'1-0. I bavaresi accusano il colpo e non riescono a replicare immediatamente, il primo tempo finisce senza altre emozioni. Nella ripresa, però, i tedeschi prendono coraggio e schiacciano i londinesi nella loro metà campo: è così che nasce il pari, Ribery controlla dai 20 metri e scaglia un bolide che vale l'1-1. La partita diventa sempre più bella e le occasioni non mancano. Le migliori sono sempre dei Blues: Neuer mette una pezza sul tentativo di Oscar, liberato colpevolmente da Dante. Poi è la traversa a respingere una capocciata di Ivanovic, infine ancora Neuer d'istinto puro sul colpo di testa di David Luiz a un passo dal 90'. Il Bayern sembra più stanco ma l'espulsione di Ramires per un fallaccio sul nuovo entrato Goetze lo riabilita. Il Chelsea si ritrova nella condizione di difendersi strenuamente, e Mourinho ne trae incredibilmente vantaggio. Tutti gli uomini dietro la linea del pallone e sporadiche ma micidiali ripartenze. Al 3' del primo supplementare Hazard è bravissimo ad accentrarsi da sinistra e, dopo aver scartato due difensori, a infilare un Neuer parso per una volta incerto. Gli inglesi si chiudono a riccio e con la bava alla bocca cominciano a respingere gli assalti del Bayern, che Guardiola nella fase più calda priva di Robben (dentro Shaqiri). Il pallottoliere è azionato, ma le prime vere chance del pari capitano sulla testa di Mandzukic e Javi Martinez: un paio di colpi di testa ravvicinati, nell'arco di 30”, che esaltano Cech. Poi Shaqiri si divora il tap-in del pari chiuso da Cahill e Cech vola all'incrocio per deviare la punizione di Ribery. Al 121', in pieno recupero, la difesa del Chelsea si scorda Javi Martinez solo soletto in mezzo all'area: è la frittata che vale il 2-2. Dal dischetto l'epilogo drammatico per i Blues, che hanno accarezzato per ben 2 ore il trofeo per poi vederlo sfumare proprio sul più bello. Al duello Pep-Mou, che per anni ha infiammato il Clàsico, si aggiunge così un altro capitolo. Aspettando la Champions League.

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