2-0 e l'Inter torna a battere l'Atalanta dopo quattro anni

di Luigi Laguaragnella
A San Siro, nel turno infrasettimanale della quarta giornata di serie A, l'Atalanta di Colantuono è arrivata con il privilegio di essere imbattuta contro l'Inter dal 2010. I Bergamaschi sono la bestia nera dei meneghini.
 Il 2-0 per gli uomini di Mazzarri, quindi, è un risultato confortante che proiettano i nerazzurri ad 8 punti in classifica a 4 quattro lunghezze dalla coppia Juve-Roma e tengono il passo d'alta classifica. Non è stato semplice contro l'Atalanta che nonostante abbia lasciato in panchina il bomber Denis attua un gioco propositivo, senza timore degli avversari.
L'Inter, come accade spesso, si impone a fiammate. Rientra titolare Palacio al fianco di Icardi che durante la gara è costretto ad uscire per una botta alla coscia ricevuta da Benalouane. La corsia di destra è affidata a Jonathan, mentre Guarin costringe alla panchina Hernanes.
Proprio dalla panchina arrivano i gol della vittoria: Osvaldo, entrato al posto del nove nerazzurro, e la seconda rete ad opera proprio del brasiliano. I gol sono arrivati su calci da fermo, dopo azioni da una parte e dall'altra.
Non parte male l'Inter: più volte impensierisce Sportiello. Da un calcio d'angolo di Jonathan, Vidic, all'esordio al Meazza, colpisce il palo e mentre l'Atalanta tiene palla, con Cigarini e Moralez Kovacic sfiora il palo. Ma dopo l'infortunio di Icardi, i nerazzurri sfiorano, anzi falliscono l'1-0. Palacio, apparso ancora in fase "lavori in corso", calcia malamente il rigore, procurato da Ranocchia trattenuto da Benalouane.
Sembra che la partita non prometta niente di buono, ma Osvaldo tiene alto il morale. Da una punizione di Guarin, la semirovesciata dell'argentino è spettacolare. Precisa e potente finisce in porta. Andare negli spogliatoi con il vantaggio rende l'Inter più intraprendente anche nei primi minuti della ripresa. Fino a quando Kovacic ha fiato sorgono più pericoli. Palacio, poi, è anche sfortunato. Il suo diagonale finisce sul palo.
In questo momento l'Inter si spegne e lascia il campo all'Atalanta che con l'ingresso in campo di Gomez ha maggiore fantasia offensiva. Per ben due volte va al tiro. Poi il nuovo entrato Boakye, con la sua fisicità si oppone alla retroguardia avversaria. 
Hernanes da poco entrato al posto di Guarin non offre un prezioso supporto al centrocampo che è schiacciato dai bergamaschi che si imbattono in un ottimo Medel. L'Atalanta continua a proporre gioco e ottiene calci d'angolo, ma sotto porta non è incisiva; l'Inter sembra rinunciataria e priva di idee. Poichè occorre ottenere i 3 punti Mazzarri decide di inserire un altro centrocampista Mvila al posto di Palacio. Il francese, insieme a Medel sarà il migliore dei nerazzurri: sempre pronto e bravo a tamponare palloni a centrocampo. Verso il finale ad Hernanes viene servito il suo piatto forte: la punizione dal limite, procurato da Osvaldo. E' il gol del raddoppio ed Hernanes può finalmente far vedere la sua prima capriola della stagione. 
L'Inter si aggiudica 3 punti che la proiettano nel prossimo turno, nuovamente in casa, contro il Cagliari, con il morale e la concentrazione giusta.

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