di Luigi Laguaragnella
Molti penseranno sul serio che la vittoria dell'Inter al debutto in campionato al Meazza, sia dovuta al ritorno dell'inno "Pazza Inter", dopo il periodo in cui "C'è solo Inter" accoglieva in campo i nerazzurri e si potrebbe confermare il titolo di "pazza" dopo il 7-0 rifilato al Sassuolo.
La seconda giornata di campionato esalta le qualità della nuova Inter: davanti al proprio pubblico (a parte la Curva Nord chiusa per squalifica) occorreva iniziare col piede giusto l'esordio casalingo. Nonostante il Sassuolo, per il secondo anno consecutivo in serie A, rinforzato nelle motivazioni con l'azzurro Zaza e il gioiello Berardi, l'Inter, per il secondo anno consecutivo, riempie la rete dei neroverdi per bene sette volte. Vanificando l'esordio tra i pali del Sassuolo dell'esperto Consigli.
La nuova Inter dei giovani agli ordini di mister Mazzarri ha un nuovo passo. Non intende deludere...per il secondo anno consecutivo.
Nel 7-0 ci sono: la tripletta di Icardi (ad oggi capocannoniere del campionato), il primo gol di Kovacic in serie A, la doppietta di Osvaldo che si conferma un acquisto indovinato e il gol di Guarin, per tutta l'estate reputato merce del calciomercato. Basterebbe tutto questo per risvegliare i sogni dei tifosi interisti per questa stagione.
Passa subito in vantaggio l'Inter: Kovacic effettua un'incursione centrale, la palla finisce a Icardi che, caparbio, dopo resistenze degli avversari, butta la palla in rete. Non sono passati cinque minuti. Non passa molto tempo e Kovacic termina con la sua prima rete un'altra incursione che lo porta in area dopo una bella azione con i compagni d'attacco. Il terzo gol invece arriva con la combinazione Hernanes- Icardi: l'argentino piazza dal limite. Mazzarri non ha neanche il tempo di arrivare negli spogliatoi, che Osvaldo può realizzare il primo gol a pochi metri dalla porta.
E' soltanto il primo tempo: con carattere e determinazione i nerazzurri non danno possibilità d'azione al Sassuolo, Prezioso è il supporto a centrocampo di Medel. Il cileno tampona e recupera palloni su palloni ed è anche grazie al suo lavoro che Kovacic ed Hernanes possono muoversi a tutto campo.
Nella ripresa oltre all'espulsione di Berardi per una gomitata su Juan Jesus, l'Inter conitnua a giocare sul velluto. L'asse Kovacic-Icardi fa spettacolo. Il diagonale del nove su passaggio filtrante del croato sancisce una gara perfetta timbrata con la tripletta.
Poi c'è spazio per Guarin che, anche se per pochi minuti ha sorpreso. Prima fa l'assist per il gol di Osvaldo, poi con un tiro dei suoi, degno di campione da biliardo, lascia capire che l'Inter può contare su di lui.
Il risultato è lo stesso dello scorso anno: l'Inter ha lasciato una buona impressione, ma alla seconda giornata non occorre farsi prendere da eccessivo entusiasmo. Mazzarri ha tra le mani uomini che potranno diventare ipotetici campioni: Icardi sembra avere finalmente la dinamicità e l'opportunismo del grande attaccante e la tecnica di Kovacic può davvero fare la differenza.
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