D'Ambrosio gol e il solito Icardi contro il Qarabag: in Europa League si va gonfie vele

di Luigi Laguaragnella
Davanti al pubblico di casa tornare a vincere è servito a dare morale a tutto l'ambiente. Forse, ancor prima del punteggio pieno raggiunto nel girone di Europa League. 
Al Meazza è andata in scena la seconda giornata della "seconda" coppa europea: l'Inter, dopo la batosta contro il Cagliari di domenica, affronta i semi-sconosciuti  avversari del Qarabag, squadra dell'Azerbaijan, una delle squadre del lontano est che si affacciano al calcio che conta.
I nerazzurri, in campo con una divisa azzurro "cielo" non potevano fallire l'appuntamento con la vittoria, anche se si è avvertita "l'ansia di prestazione".
Il gioco della squadra di Mazzarri, infatti non ha convinto: il risultato secco di 2-0 nasconde vuoti difensivi in cui gli attaccanti avversari hanno affondato avvicinandosi al gol. La difesa a tre formata da Ranocchia, Juan Jesus e Andreolli commette amnesie che solo la fortuna e faticosi recuperi come quello del brasiliano nei primi minuti di gara, hanno evitato danni. Altro elemento su cui i nerazzurri dovrebbero incominciare a lavorare con maggior attenzione è la concentrazione: la ripartenza di Rinauldo poteva essere letale, mentre i calciatori nerazzurri erano statici dopo aver battuto un calcio d'angolo.
L'Inter continua a giocare a fiammate. Crea alcune occasioni da rete, frutto della tecnica individuale e di situazioni estemporanee. Dietro al rientrante Icardi, Guarin ed Hernanes sembrano più incisivi nella manovra. Eppure il gol del vantaggio viene da D'Ambrosio, goleador di coppa: da una palla vagante al limite dell'area tira il pallone che con l'aiuto di una deviazione finisce sotto la traversa. Per il laterale nerazzurro è la conferma di uno stato forma positivo che Mazzarri dovrebbe considerare. 
Successivamente a sfiorare la rete sono Ranocchia ed Hernanes con azioni nate da calci piazzati. 
Nella ripresa con Osvaldo in campo, Icardi ha maggior appoggio. L'argentino ci prova da fuori area, di testa. 
La partita è sempre appesa ad un filo. Il gioco dell'Inter non garantisce ancora sicurezza. Poi a cinque minuti dal termine la qualità dei nerazzurri è premiata: Osvaldo offre una palla pregevole che scavalca la difesa del Qarabag, a Icardi che sfodera un potentissimo diagonale rasoterra. Mano all'orecchio per il nove a sentire l'esultanza dei suoi tifosi. 
C'era da vincere. L'Inter l'ha fatto. E con il pareggio tra Saint Etienne e Dnipro la strada in Europa League appare più percorribile.

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