di Luigi Laguaragnella
L'Inter doveva vincere non solo per raggiungere i quarti di finale di Coppa Italia, ma anche per regalare ai suoi tifosi una prestazione spettacolare, dopo quella deludente di campionato ad Empoli. A San Siro arriva la Samp di Mihajlovic, amico di Mancini il quale si affida alla qualità della sua rosa per battere i blucerchiati.
Il 2-0 arriva dopo una prestazione ricca di azioni da gol e attenta alle ripartenze di Okaka. Il tecnico nerazzurro si affida ai nuovi Podolski e Shaqiri oltre che a Kovacic e Icardi per un reparto offensivo senza punti di riferimento Lo svizzero è autore di una prova eccellente: distribuisce palloni, tira in porta, fraseggia con i suoi compagni e realizza il suo primo gol davanti al suo nuovo pubblico. E' imprendibile il suo tiro, dopo una bella azione di Podolski.
Romero deve fare gli straordinari davanti a tanta tecnica, anche se riesce a parare il rigore di Icardi. L'attaccante nerazzurro, in più occasione può segnare il tabellino del gol, ma è spesso impreciso e solo verso il finale di gara può festeggiare con la curva la nascita della sua nuova figlia realizzando il 2-0 che porta l'Inter a dover affrontare la vincitrice tra Napoli e Udinese.
La Sampdoria, senza alcuni dei suoi uomini migliori come Obiang, Eder, Silvestre è messa all'angolo dai nerazzurri che costringono gli avversari a terminare la partita in nove per le espulsioni di Krsticic e Wszolek (che causa il rigore).
L'Inter, con l'apporto dei nuovi arrivati e insieme al talento di Kovacic, ha lasciato nuovi segnali positivi a Mancini. Mentre i nerazzurri vincevano a San Siro, si vocifera che Osvaldo sia sparito dagli ambienti nerazzurri.
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