Andrea Stano. Domani si chiude il girone di andata, la metà di un campionato finora poco esaltante per il Milan di Pippo Inzaghi sul quale, adesso, aleggia anche il fantasma del confronto con Seedorf la cui media punti della scorsa stagione sulla panchina rossonera era superiore a quella del tecnico piacentino.
Alle 15 il Milan affronterà l'Atalanta al San Siro dove i rossoneri hanno vinto quattro volte in questa stagione. L'ultima partita disputata in casa, peró fu un vero fallimento: 2 a 1 a favore del Sassuolo, poi sbattuto fuori della Coppa Italia tre giorni dopo col medesimo risultato.
Sarà la prima di Cerci in campo dall'inizio (in campionato), con Menez ed El Shaarawy a completare il reparto avanzato. Panchina per Pazzini colpito dalla febbre in settimana.
In attesa di un nuovo terzino da regalare a Inzaghi (Siqueira?) Armero prenderà il posto de De Sciglio infortunato.
Nell'Atalanta Colantuono dispone di tutta la rosa a eccezione del difensore Bellini; l'unico dubbio è se riproporre Pinilla dal primo minuto al fianco di Denis o inserirlo a partita in corso.
Sono 28 i successi del Milan nei 53 incontri con gli orobici tra le mura domestiche. Sono appena due, invece, le vittorie nelle ultime undici partite disputate in campionato, troppo pochi per volersi guadagnare il terzo posto.
L'Atalanta si presenta all'incontro dopo tre pareggi consecutivi; l'ultimo successi dei neroazzurri risale al match contro il Cesena del 7 dicembre vinto 3 a 2 con le reti di Bebaloune, Stendardo e Maxi Moralez.
Nove punti separano Milan e Atalanta in classifica. Una vittoria sarebbe fondamentale per entrambe le compagini, in chiave Europa per i rossoneri, e per allontanarsi dalla zona retrocessione per gli ospiti.
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