Europa League: al Celtic Park è 3-3, ma l'Inter ha sfiorato la vittoria

di Luigi Laguaragnella
Ad un minuto dalla fine l'Inter stava per tornare a Milano con una vittoria scoppiettante. Poi il nuovo entrato dei biancoverdi ha beffato i nerazzurri firmando il 3-3.
Celtic-Inter è un sedicesimo di finale di Europa League di grande spettacolo anche prima dell'ingresso in campo dei calciatori, con il ricordo delle vecchie glorie di antiche sfide tra scozzesi e milanesi. 
L'Inter torna in Italia fiduciosa per la gara di ritorno al Meazza, avendo realizzando tre reti in trasferta eppure questo pareggio assomiglia più ad un mezza sconfitta. In vantaggio per 2-0 con sorprendenti sortite di Shqiri e Palacio, la squadra di Mancini si fa riagguantare e metà primo tempo nel giro di un minuto a causa della difesa con Ranocchia e compagni imbambolata. Metthews arriva in area e serve facile per Armstrong che subito dopo dà l'assist al centro dove Campagnaro devia malamente in porta.
Fino a questo momento il pubblico del Celtic Park ha apprezzato la buona prestazione dei nerazzurri che, con Kovacic in panchina, mettono in difficoltà i padroni di casa. L'Inter è padrona del campo, sembra ben concentrata. Da una palla tagliata di Kuzmanovic, Shaquiri tira a volo e sulla respinta del portiere da posizione defilata sigla l'1-0. Ancora da un tiro dello svizzero deviato goffamente dai difensori biancoverdi che porta la palla tra i piedi di Palacio arriva il 2-0. L'argentino torna al gol e prima della fine del primo tempo è ancora lui riportare la gara a favore dell'Inter: da una palla lunga di Medel il portiere Gordon compie una vera papera, ma Palacio è attento e non può lasciarsi sfuggire il terzo gol e la sua doppietta. Il 3-2 nello stadio scozzese gonfierebbe d'orgoglio.
Palacio è molto generoso e nel secondo tempo aiuta spesso la difesa nerazzurra che traballa troppo facilmente con gli attacchi degli avversari. L'Inter si schiaccia troppo: Guarin, Shaqiri e Kuzmanovic non riescono a fare filtro per Icardi e allora nella lotta al centro del campo è Medel il migliore. Ma non basta. Carrizo si immola spesso per limitare i danni della sua difesa. I nerazzurri non riescono ad attaccare con lucidità, mentre il Celtic attiva il forcing. 
Mancini inserisce Kovacic per Icardi. Il croato involontariamente devia la palla per gli avversari, ma la retroguardia non è lesta e allora l'italo-svedese Guidotti firma il pareggio, l'ennesima situazione beffarda per la squadra milanese.
Ultima opportunità per l'Inter al novantaquattresimo: Gordon, però fa il miracolo sulla punizione di Shaqiri.
L'Inter pareggia, ma si fa rimontare per ben due volte. A San Siro ai nerazzurri è richiesta una "moderata rimonta". Ma almeno in Scozia si è rivista la Pazza Inter.

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