Orrore Milan, il peggiore di sempre. Sconfitta anche contro il Genoa

Andrea Stano. Milan-Genoa finisce 1 a 3. Uno dei peggiori Milan della storia (finirà il match per giunta in inferiorità numerica) è oramai alla deriva; i grifoni banchettano sulle sue membra sfatte.

Se a San Siro si gioca questo turno infrasettimanale peró, ad Arcore va in scena l'incontro più atteso, quello tra Berlusconi e mr. Bee per la cessione di quote della società rossonera, in attesa dell'offensiva dei cinesi più graditi dalla tifoseria del diavolo.
LA PARTITA: Inzaghi, che non vede l'ora che questa nefasta stagione finisca, specie dopo i presunti malesseri nello spogliatoio (o meglio, sul pullman) di settimana scorsa, lancia Cerci nel ruolo di falso nueve relegando Destro in panchina per la terza volta consecutiva. Il riscatto dell'attaccante di proprietà della Roma si fa sempre più complicato. Tra le novità c'è De sciglio in campo dall'inizio. Il terzino della Nazionale non giocava da oltre tre mesi. Antonelli fuori per un principio di pubalgia.
Nel Genoa mister Gasperini è costretto a rinunciare al funambolo Perotti. Cambio di modulo, si passa al 3-5-2: spazio a Berdich a centrocampo, in attacco l'ex Borriello e Pavoletti partono entrambi dalla panchina. Iago Falque e Niang schierati dal primo minuto.
Curva Sud ancora in sciopero di tifo: "mettete fine a questo scempio" è il megastriscione che domina la curva tristemente deserta.
Nel primo tempo va in scena il Diego Lopez show, sin dal primo minuto! L'ex portiere del Real Madrid disinnesca puntualmente le conclusioni di Bertolacci, Berdich e Niang.
Al 37esimo, peró, Bertolacci (al terzo tentativo personale) parte da metà campo, supera Rami dal limite con un dribbling delizioso e fredda il numero uno rossonero suggellando un'azione strepitosa. Grandissimo primo tempo per il centrocampista cresciuto nel vivaio della Roma sotto gli occhi di Antonio Conte, sicuramente soddisfarto dalla tribuna.
Milan praticamente non sceso in campo. Imbarazzante.
Il raddoppio arriva al quarto della ripresa. Perin lancia Niang che pesca Iago Falque sull'out di destra, finta su Mexes e assist per Tino Costa che col piattone destro calcia a volo, Niang devia con lo stinco e trafigge per la seconda volta Diego Lopez. Primo gol a San Siro per l'ex attaccante del Milan che tanto aveva deluso nei due anni precedenti con la casacca rossonera. Oltre il danno, insomma, anche la beffa.
La prima vera grossa occasione per i padroni di casa arriva al 21esimo quando Bonaventura punta e salta Roncaglia e crossa in area alla ricerca di una deviazione ma Perin è prodigioso su Cerci. Un istante più tardi Mexes si inventa uno dei suoi gol: tiro al volo imparabile sotto l'incrocio da fuori area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Partita clamorosamente riaperta anche se Menez si fa espellere al 27esimo ma il  fallo è di Mexes (anche lui già ammonito sarebbe stato comunque espulso).
Il finale è tutto per Diego Lopez che ricorda Dida in un celebre match di un Milan che non c'è più: straordinaria parata su Iago e scatto felino sulla battuta a botta sicura di Kucka sul pallone precedentemente deviato. Il portierone rossonero è una delle pochissime note positive della stagione.
Al minuto 47 calcio di rigore per il Genoa: lo calcia e lo segna Iago Falque.
Finisce 3 a 1 per gli ospiti. Ottimo Genoa, Milan più che penoso e il fantasma di Brocchi aleggia su Inzaghi.

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