Le 5 squadre con gli sponsor più insoliti

Dalla scommessa sui Rangers alle polemiche sullo sponsor qatariota del Barcellona: quando il mondo del calcio entra a contatto con partner inusuali

Il calcio e gli sponsor, un binomio ormai indissolubile. Da quando diverse aziende hanno fiutato la possibilità di fare business affacciandosi al mondo del pallone, la partnership con i club ha portato entrambe le parti a incassare cifre importanti. Non sempre però gli sponsor sono i più usuali, e spesso capita di vedere maglie con loghi particolari.

EVERTON – Una coppia di elefanti, uno di fronte all'altro, sotto quella che può sembrare una pianta stilizzata. E' questo il singolare logo che appare sulla maglia dell'Everton, che fin dal 2005 ha deciso di tenere la Chang Beer come sponsor principale. L'azienda thailandese (“Chang” significa elefante nella lingua di Bangkok) ha portato a Londra un pizzico della cultura del Sol Levante, con una partnership che sembra aver soddisfatto entrambe le parti vista la durata decennale dell'accordo. Non era poi così difficile da immaginare considerando la passione degli inglesi per la birra e dell'Everton per i milioni, 5,3 di sterline anche quest'anno.

FIORENTINA – Nessun incasso per la società dei Della Valle alla voce “main sponsor”. Mancanza di appeal? Macché, i toscani sono costantemente una delle prime quattro forze del nostro campionato. La dirigenza ha però scelto di intraprendere un sentiero poco battuto: da qualche stagione sulla maglia viola compare il logo di “Save the Children”, associazione onlus impegnata per migliorare le condizioni di vita dei bambini in 120 Paesi poveri o in via di sviluppo. Un gesto tanto nobile quanto inusuale in un mondo in cui gli incassi derivati dagli sponsor contano sempre di più.

BARCELLONA – Chi invece ha deciso da poco di mettere per la prima volta uno sponsor sulla sua maglia è la società spagnola, che fino al 2013 aveva fieramente mostrato la maglia blaugrana senza loghi di aziende. Un'abitudine “spezzata”, se così si può dire, dalla decisione di rappresentare l'Unicef dal 2006 al 2011, senza ovviamente ricevere fondi dall'associazione. Ma tanta perseveranza è terminata due anni fa, quando la Qatar Airways ha messo sul piatto un contratto da 101 milioni per tre stagioni. Una scelta che ha posto fine ad un'epoca per i catalani, subito destinatari di proteste e petizioni da parte dei tifosi per riavere il logo dell'Unicef. In questo caso però i soldi hanno vinto la partita.

RANGERS F. C. - La formazione scozzese ha firmato nel 2014 un contratto triennale con la 32Red, casinò online con sempre nuovi giochi a disposizione degli utenti. Uno sponsor inusuale per quello che è stato il destino della squadra di Glasgow, fallita per debiti nell'estate del 2012 e attualmente militante nella Scottish Championship, la Serie B nazionale scozzese. La scelta dell'azienda di gambling è una vera e propria scommessa, anche se non bisogna dimenticare che i Rangers sono il club più titolato al mondo, con 115 trofei in bacheca. Stavolta però sarà meglio gestire con intelligenza gli incassi dello sponsor ed evitare di andare “all in”, con tutti i rischi del caso.

SWANSEA CITY – L'unica società gallese attualmente militante in Premier League ha scelto la Goldenway Global Investments (abbreviata con GWFX) come sponsor principale sulle maglie ufficiali della squadra. Un accordo che ha portato nelle casse del club 8 milioni di sterline nelle ultime due stagioni, ma anche un layout decisamente singolare sulla divisa dei bianco-neri. Il logo e la scritta sono ai limiti del leggibile, essendo il primo giallo ocra (su bianco, non sempre facilmente visibile) e la seconda con ideogrammi asiatici. Estendere il proprio marchio in oriente tramite una squadra di calcio inglese di media classifica è una scelta singolare. Quasi quanto un logo ocra su maglia bianca.

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