17 giugno '70: 55 anni fa, Italia-Germania 4-3 divenne la "Partita del Secolo"


NICOLA ZUCCARO
– Città del Messico, mercoledì 17 giugno 1970. Italia e Germania Ovest si affrontano allo Stadio Azteca nella semifinale del mondiale messicano. Alle ore 16.00 locali (mezzanotte in Italia) inizia la "Partita del Secolo", così definita per l'alternanza di emozioni e per la repentina variazione del risultato parziale, tanto da dover essere ricordata con una targa commemorativa collocata successivamente all'interno del medesimo impianto sportivo. L'Italia, reduce dai quarti di finale dove ha regolato i padroni di casa del Messico con un sonoro 4-1, ha di fronte la Germania Ovest che, nella stessa fase, ha sconfitto l'Inghilterra per 3-2.

Dopo 8' di gioco, l'Italia passa in vantaggio con Boninsegna, autore di un tiro potente che inganna il portiere tedesco Maier. L'1-0 permarrà fino al 90', quando i tedeschi, pareggiando con Schnellinger, trascinano l'Italia ai tempi supplementari. La Germania Ovest, galvanizzata dall'1-1, va in vantaggio con Gerd Müller. Al 98' gli azzurri rispondono con Burgnich per il 2-2 e triplicano al 104' con Riva. Il tempo di esultare per il momentaneo 3-2 è tiranno, perché la Germania va sul 3-3: al 110' la zuccata di Seeler, su un pallone proveniente da un calcio d'angolo, sembra disegnare una traiettoria esterna per la sfera che, invece, viene intercettata da Müller. L'attaccante tedesco, trovando uno spiraglio tra Rivera (fermo sulla linea di porta) e il palo, realizza il terzo pareggio tedesco con un colpo di testa.

Sul 3-3, Albertosi rimprovera Rivera per l'errore difensivo che avrebbe potuto compromettere l'esito finale della gara, che verrà ribaltato a proprio favore dall'Italia. Al 111' Boninsegna fugge sulla fascia sinistra e serve un assist a Rivera che di piatto batte Maier. Finisce 4-3 per l'Italia che stacca il biglietto per la finale, dove incontrerà il Brasile.

Dopo il triplice fischio, si festeggerà fino all'alba nelle strade e nelle piazze d'Italia. Nascerà così un fenomeno aggregativo senza precedenti nella storia della Penisola italica, con i tifosi italiani che esulteranno per una vittoria equivalente alla conquista di un Mondiale di calcio.

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