di Redazione. Il patron della Pallavolo Molfetta, Antonio Antonaci, è piacevolmente sospeso fra il dubbio che “stiamo andando al di là di ogni più rosea aspettativa” e la “certezza che possiamo giocarcela con tutti e concludere la stagione fra le prime cinque”. Come Castellana, che Antonaci giudica l’unica squadra un gradino sopra le altre, Molfetta non ha mai perso per 3-0. Segno, questo, di grande carattere. Contrariamente ai gialloblu di Di Pinto, però, la squadra allenata da Pino Lorizio non era partita con ambizioni di primato. “Eravamo convinti di avere una buona squadra – dice ancora il presidente – ma poi alcuni elementi hanno reso anche oltre le attese. Giglioli ha fatto grossi progressi negli ultimi due anni, Botti e Mattioli stanno unendo alla grande esperienza un entusiasmo da ventenni. E l’incognita Al Nabhan, sul quale non avevamo molte informazioni, si sta rivelando una scommessa azzeccata”.Alla Pallavolo Molfetta i primi colori dell’autunno avevano portato anche i primi “dolori”. Due sconfitte in due partite all’esordio in A2. La Bcc-Nep Castellana, invece, aveva inaugurato il campionato della riscossa ballonzolando fra un tie-break e l’altro, con un successo, due ko e 5 punti nei primi tre match. E Luca Monti che lasciava l’incarico a Vincenzo Di Pinto, il “mago di Turi”. Sono passati due mesi, ma sembrano due anni. Perché oggi, alla fine del girone d’andata, Castellana ha raggiunto in vetta Segrate a quota 35 punti e Molfetta e quarta a 31. E’ gran Puglia, insomma, nel secondo torneo nazionale e sognare non è un reato.
