di Luca Losito. Questa volta non c'è il cielo di Madrid ad illuminare una stagione in cui centri il tris, questa volta non c'è la gioia dei tifosi all'alba in aeroporto ad aspettarti, questa volta non c'è proprio nulla di tutto questo. L'Inter, solo due anni dopo aver toccato l'apice, si ritrova a celebrare un 'triplete' ben più disonorevole: Moratti con l'esonero di Ranieri e il conseguente ingaggio di Stramaccioni, allenatore della Primavera nerazzurra, designa il 3° uomo che dovrà sedere sulla sua panchina nel corso di un'unica stagione, quasi un record alla Zamparini. All'Inter ormai nessuno si stupisce di come la stagione stia andando alle ortiche, l'impressione è che la programmazione estiva sia stata ancora una volta poca o nulla. I dirigenti sul mercato hanno fatto scelte opinabilissime, avendo pure la stucchevole presunzione di rispedire seccamente al mittente le critiche di numerosi addetti ai lavori. Massimo Moratti però oggi deve guardare la realtà, la sua creatura non è mai risultata così mediocre negli ultimi 10 anni, una squadra che nome a parte sembra meritarsi tutto il piazzamento in classifica attuale, 8° posto 1 punto sotto il Catania. Insomma se questo non è il fondo, sembra davvero complicato immaginare qualcosa di peggiore, sperando che il Presidente non lasci ancora una volta all'improvvisazione il compito di sistemare i tasselli per la stagione che verrà.
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