di Nicola Zuccaro. Zolder, Sabato 8 Maggio 1982 ore 13.52. Mancano 8 minuti alla chiusura delle qualificazioni per il Gran Premio del Belgio quando improvvisamente una Ferrari salta in aria rimbalzando più volte all'uscita di una curva scaraventando una sagoma umana. E' il corpo di Gilles Villeneuve che termina la sua esistenza a soli 30 anni. Oggi ne avrebbe dovuti compiere il doppio. Ha lasciato prematuramente il circus della Formula 1 che ha animato con spettacolari prestazioni tra la fine degli anni '70 e i primi anni '80. Celebre il suo duello con la Renault di Arnoux a Digione nel 1979 ma amaro per presunti ordini di scuderia fu il sorpasso del suo compagno Pironi a Imola nel 1982. Non ci fu il tempo fra i due per chiarire che, una settimana dopo, giunse il tragico addio di Gilles in quel di Zolder. Vinse poco con la Rossa, sulla quale salì per la prima volta nel 1977 ( memorabile il trionfo a Montecarlo nel 1981), ma infiammò gli appassionati e preoccupò tecnici e meccanici di Maranello quando al suo passaggio dal traguardo una ruota o un alettone rotti seminavano il panico ai box del Cavallino.
A Gilles probabilmente non gli interessava vincere questo o quel Gran Premio ma voler far divertire il pubblico, tanto da essere designato come l'erede di Tazio Nuvolari. Un altro "grande" delle quattro ruote. Una Ferrati 312 T4 del 1979, condotta da suo figlio Jacques, Campione del Mondo nel 1996, a Fiorano nella mattinata di Martedì 8 Maggio 2012 e una Mostra a Maranello sono state e saranno le iniziative per testimoniare che Gilles corre ancora.
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