Londra 2012: meno tre al via. Grande attesa per l'Italia

di Andrea Zeni. Tutto è ormai pronto e l'attesa è a mille. Al via Londra 2012, la trentesima olimpiade dell'era moderna. Solo meno tre giorni alla kermesse: si parte infatti venerdì. La metropoli delle tecnologie verdi e dei nuovi grattacieli, mix perfetto tra antico e moderno, si prepara ad una nuova avventura non senza un pò di paura dopo le presunte minacce terroristiche di questi mesi. E' la terza volta che la capitale inglese, unica al mondo, ospita i giochi dopo le edizioni del 1908 e del 1948. Ma sara' tutt'altra Londra, gia' in pieno secondo millennio: con la City che inesorabilmente sta per lasciare spazio alla ''tech City''.

In questa citta' dalla sempre viva tradizione e dalla galoppante innovazione, ecco 10.500 atleti in rappresentanza di 205 nazioni che si contenderanno le 959 medaglie in palio.

Vedremo le 32 discipline olimpiche in tv per 2.000 ore su Sky e per 200 sulla Rai che trasmettera' le gare piu' importanti che riguarderanno gli azzurri. I nostri atleti sono 291, 56 in meno di Pechino 2008, 76 di Atene 2004. Quattro anni fa nel medagliere ci siamo classificati al nono posto con 27 medaglie complessive, di cui 8 d'oro, 9 d'argento e 10 di bronzo.

Oggi sara' difficile ripetere quel risultato, comunque lontano dalle 34 medaglie di Sydney 2000 e dalle 35 di Atlanta '96. Non ci resta che sperare nelle donne, in particolare su Federica Pellegrini (nuoto), e Valentina Vezzali (scherma) ma anche in Alessia Filippi (nuoto), Tania Cagnotto (tuffi), Elisa Rigaudo (marcia) e nel setterosa.

Azzurri a parte, riflettori inevitabilmente puntati sui grandi protagonisti: in primis Usain Bolt, l'uomo piu' veloce del mondo che dovra' pero' guardarsi dal suo connazionale Blake; Michael Phelps lo squalo americano e poi il team statunitense di basket delle stelle LeBron James e Kobe Bryant, la squadra di calcio del Brasile di Neymar e la sfida tennistica tra Djokovic e Federer, data l'assenza forzata di Nadal.

Per l'Italia un compito difficile ma non impossibile dunque: rimanere nella top ten mondiale e riconfermare gli 8 ori di Pechino. In bocca al lupo azzurri!

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