Ginnastica artistica amara per Ferrari: quarta ma con punteggio pari al bronzo

di Luigi Laguaragnella
Ha dell'incredibile quello che è accaduto a Vanessa Ferrari, atleta della ginnastica artistica, nella finale olimpica. Perde il bronzo pur avendo ottenuto lo stesso risultato della russa Mustafina: 14900 nel corpo libero. Ma la giuria e il regolamento olimpico prevede che in caso di parità sul podio salga l'atleta che ha convinto maggiormente per l'esecuzione. L'esercizio dell'italiana è di alto livello che in alcune parti non è perfetta, ma il coefficiente di difficoltà è elevato. Si equivalgono le due performance e la russa va avanti di solo 3 centesimi.
Per Vanessa Ferrari è un risultato assurdo, inaspettato, dopo tanti sacrifici per arrivare tra le prime tre del mondo:  "Sono già diverse gare che prendo la medaglia di legno, stavolta avevo pensato che ce l'avrei fatta. Non ho fatto assolutamente male, mi aspettavo almeno 15000 come punteggio e quando ho visto 14900 ci sono rimasta male." La delusione per il giudizio attribuitole è alto. L’oro va alla statunitense Alexandra Raisman, con 15.600 e Catalina Ponor, argento con 15.200.
Intanto la Federginnastica con una dichiarazione del presidente Riccardo Agabio si appella: "Spero che il Cio riveda la regola dell'ex aequo e assegni due bronzi anche alla ginnastica, come alla boxe. La tecnologia? Nel calcio può funzionare, ma nella ginnastica farebbe perdere molto. Io penso che abbia le possibilità di prendersi una rivincita. In questo momento è molto demoralizzata, ha fatto una prestazione di livello, forse meritava di più..."

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