di Andera Stano.
Diciamoci la verità, per quanto concerne il tennis la
federazione italiana non dispone da anni di nessun “mammasantissima” in grado
di soggiogare i proprio avversari.
Che sia mateco, erba o terra rossa, le racchette azzurre non
incutono paura e, di fatto, non erano certo gli atleti più temuti e accreditati
alla vittoria in questi giochi olimpici di Londra.
Del resto il pubblico in patria non si aspettava grandissime
soddisfazioni alla pari delle meravigliose donne del fioretto o della
deludentissima Federica Pellegrini.
Ebbene, in questo pomeriggio la splendida cornice di
Wimbledon si è tramutata in insidiose Forche Caudine. Chiunque avesse nutrito
un barlume di speranza non potrà che rimanere disilluso per l’ennesima scoppola
ai danni degli Azzurri.
Nella sfida doppio misto contro la Germania , l’ultima luce
di speranza, benché debole e fioca, di indossare un’inaspettata medaglia, la
coppia Roberta Errani-Daniele Bracciani non riesce a guadagnarsi la semifinale.
Eppure gli avversari non erano proprio delle spaventose
divinità mitologiche ma modestissimi tennisti tedeschi, la bellissima Sabine
Lisicki, 22 anni e miglior piazzamento nel ranking come dodicesima, e il trantaduenne Christopher Kas che non è
mai riuscito a superare la 17esima posizione nel ranking mondiale.
La sfida si aspre appannaggio degli italiani con il primo
set terminato col punteggio di 4-6. Poi solo il duo teutonico che a dirla tutta
fatica nel conseguire il definitivo successo che passa per un 7-6 (2) e un
10-7.
Dopo la sconfitta della Errani e della Vinci contro le
immarcescibili e leggendarie sorelle Williams maturata nella giornata di ieri,
il tennis per gli italiani purtroppo finisce qui, e questo dimostra come ci sia
ancora tanto da fare per defibrillare e rinvigorire questo sport nel nostro
paese.
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