di Luigi Laguaragnella

Poco alla volta, nella ripresa l'Inter si sfilaccia; fisicamente e in lucidità cede alla Roma. Destro e Osvaldo sono ottimamente serviti da Totti in versione "grande platea": il capitano è il migliore in campo, sforna deliziosi assist ai compagni. E la sua posizione in mezzo al campo decide la partita: stupendo il passaggio in profondità che spacca l'asse centrocampo-difesa dell'Inter e che permette a Osvaldo di beffare Castellazzi con un delizioso pallonetto. L'Inter cerca di rimediare con lanci lunghi, tutti bloccati da Tachsidis, Florenzi e la difesa. Inoltre l'Inter crolla soprattutto sbagliando gli appoggi, soprattutto per Palacio, subentrato a Cassano (uscito troppo prematuramente). Solo Guarin vede lo specchio della porta.
E i nerazzurri si lasciano infilare da destra: Osvaldo passa lungo la fascia in profondità a Marquinho che da posizione impossibile tira sul palo coperto da Castellazzi: 3-1. Verso la fine Osvaldo viene espulso per fallo di mano, ma il rosso sembra eccessivo.
La Roma ridimensiona l'entusiasmo dell'Inter. Probabilmente poteva esserci un rigore per fallo su Milito, ma forse deve lavorare sulla gestione di non possesso palla.
Quando la Roma vince a Milano, solitamente la sua stagione prende la direzione giusta.
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