Alessandro Nardelli. Straripante, strabordante, dominante, tre aggettivi che descrivono la Juventus di Alessio che ieri pomeriggio ha sconfitto il Napoli, rimanendo padrona del campo per più di ottanta minuti. La squadra bianconera non sempre bellissima a vedersi, complice l’inconsistenza offensiva, ha però dato una prova di forza e carattere, lottando su ogni pallone e chiudendo ogni spazio in difesa, anestetizzando i temutissimi tenori napoletani Hamsik, Pandev e Cavani. Marcatori Caceres e Pogba, entrambi subentrati nel secondo tempo, a dimostrazione della bontà dei cambi effettuati da mister Alessio. Tra le note positive della gara sicuramente la solidità della squadra, si vede che il gruppo c’è, è solido ed è compatto. Merito del lavoro di Antonio Conte, volto alla continuità delle prove dello scorso anno. Sono cambiati pochi interpreti rispetto all’anno scorso, ed i nuovi arrivati hanno aumentato la qualità generale della squadra, integrandosi quasi tutti alla perfezione e (vedessi Asamoah) rendendo grandi servigi alla Juventus. Ciò che non funziona invece è l’attacco, il quale senza Vucinic dimostra tutta la propria sterilità, con Quagliarella, Giovinco e lo stesso subentrato Matri che almeno ieri sono stati ben poca cosa lì davanti. Specchio di questa situazione è il fatto che segnino spesso e volentieri centrocampisti o difensori, come è successo tra l’altro ieri. Tra i migliori in campo della partita sicuramente Asamoah e Bonucci, veri e propri trascinatori di questa Juve tutta cuore e grinta. L’ex Udinese è stato il man of the match in assoluto, non concedendo neanche le briciole al povero Maggio, chiudendo ogni buco in difesa e spingendo come un forsennato. Il centrale difensivo ex Bari invece è stato uno schermo difensivo sul quale rimbalzavano tutti gli avversari, ma capace anche di impostare l’azione con lanci lunghi e precisi; Tra i peggiori in campo sicuramente Giovinco e Quagliarella, con il primo che continua a non convincere, sbagliando tanto e troppo, e dimostrando che forse undici milioni di euro sono stati troppi per lui. L’ex napoletano invece è stato la vera e propria delusione della partita, non toccando quasi mai il pallone e restando spesso e volentieri lontano dal vivo del gioco. La prossima gara per la Juve sarà in Coppa Campioni contro il Nordsjaelland, un match sulla carta facile, ma certamente da non sottovalutare.
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