Alessandro Nardelli. Una Juve tutta cuore e carattere quella che ha battuto nei minuti finali il tenace Siena di Serse Cosmi, che ha fatto soffrire i bianconeri per più di 80 minuti. Una squadra stanca, questo si è visto in una prova in chiaroscuro per gli uomini di Carrera, con i vari Barzagli, Chiellini, Vidal e Lichtesteiner che dovrebbero decisamente tirare il fiato, lasciando spazio a qualche riserva di sicuro affidamento. Lo stesso mister ha evidenziato dei limiti che l'anno scorso il match si sarebbe risolto in modo diverso, ma in questo periodo di evidente calo fisico, dovuto ai tanti match consecutivi giocati, anche una vittoria di misura, arrivata con un gol di Marchisio al 40' del secondo tempo, è un buon segnale, che dimostra quanto carattere abbia questa Juventus. Il Siena di Cosmi è stato un avversario difficile da sconfiggere, perchè, incarnando la tenacia del mister ex Lecce, la squadra toscana ha dato tutto quello che poteva, trascinata dalla classe di Ze Eduardo, dalla forza fisica di Rodriguez e la puntualità negli interventi del centrale portoghese Neto. I bianconeri hanno sofferto molto fin dall'inizio, anche se dopo l'1-0 arrivato su una punizione calciata magistralmente da Andrea Pirlo, ci sono stati segnali di risveglio, presagio però a quel che stava per accadere, ossia un ottimo pallone crossato dal terzino brasiliano Angelo, il quale brucia il suo diretto avversario De Ceglie, che Calaiò raccoglieva e depositava in rete gelando i tifosi dello Juventus Stadium. Nel secondo tempo la svolta con il cambio che vede Asamoah entrare al posto di uno spento De Ceglie; il ghanese divora l'erba della sua fascia come solito fare e mette in crisi l'avversario, anche lui neoentrato, Sestu. La Juve guadagna campo e fiducia, trovando poi finalmente il gol nel finale con un gran tiro di Marchisio, che segna il suo primo gol in questo campionato. Tra i migliori in campo per i bianconeri sicuramente Pirlo e Marchisio, unici ad aver avuto la lucidità e le idee chiare in questa partita, bene come già detto anche Asamoah. Tra i peggiori invece Vucinic, troppo lezioso e avvitato su se stesso, Giovinco, vero e proprio ectoplasma fuori dal gioco di questa Juventus e De Ceglie, che si fa bruciare da Angelo in occasione del cross del pari senese. Da rivedere anche la difesa. Ora ci sarà la sosta per le nazionali, con molti bianconeri convocati dai propri selezionatori tecnici e poi al ritorno subito il Napoli, in una partita che vedrà lo Juventus Stadium palcoscenico di questa sfida scudetto.
0 comments:
Posta un commento