Serie A: Juve, ritorna Conte ma è vittoria col fiatone

Alex Nardelli. La Juve ritrova Antonio Conte ma non perde la sua solita abitudine di vincere con carattere producendo una gran mole di gioco e mettendo spesso alle corde un comunque coriaceo Palermo, sceso in campo per affrontare i bianconeri con un mix di velocità e muscoli a centrocampo e con un attacco guidato da Ilicic e il solito Miccoli. Il ritorno in panchina del tecnico salentino è la novità di giornata assieme al rientro dal primo minuto di Alessandro Matri al centro dell’attacco al posto dello squalificato Giovinco e di Claudio Marchisio a centrocampo, assente nell’ultimo match di Donetsk. Ieri si è vista una Juventus che ha pagato indubbiamente l’ultima partita di Champions, un po’ stanca, col fiatone e con giocatori non al 100 % (vedi Chiellini e Bonucci), ma con la solita fame di risultati che la contraddistingue e che ne fa al momento una delle squadre più forti al mondo. La squadra di mister Conte ha creato moltissime azioni, ma ha sprecato troppo, trovando spesso la porta per concludere però sempre in malo modo l’azione, un po’ per colpe gravi degli attaccanti, un po’ per sfortuna, come nel caso dei due pali presi nel corso della partita. Si è rivisto il gioco corale che tante squadre ha messo alle corde e che ultimamente sembrava un po’ smarrito, con un Palermo che ha sofferto molto questo voler imporsi da parte della Juventus. Però questo gioco a tratti spettacolare è stato fine a se stesso, con la solita cronica sterilità offensiva, che porta a vanificare la maggior parte delle azioni bianconere. Deludente soprattutto la prova di Alessandro Matri, che seppur imbeccato bene da un Vucinic in grande giornata non è riuscito a segnare, sbagliando clamorosamente alcune importanti occasioni da gol. Proprio il montenegrino è stato uno dei protagonisti della gara, fornendo assist in quantità industriale ai compagni, compreso quello a Lichtsteiner per il gol del vantaggio della Juventus. Un Vucinic quindi in versione rifinitore, molto migliore ieri del Vucinic finalizzatore, in grado di prendere un palo clamoroso e di divorarsi un gol. Oltre a lui, i migliori in campo sono stati il già citato Lichtsteiner, autore del bel gol del vantaggio bianconero, Vidal, il vero cuore di questa Juventus, in grado di recuperare palloni in quantità industriale e Barzagli, che partita dopo partita sta dimostrando sempre di più di essere uno dei centrali difensivi più forti al mondo, Tra i peggiori in campo invece da segnalare oltre alla pessima prestazione di Matri, di cui si è già parlato prima, la brutta gara giocata da Kwadwo Asamoah, un po’ spento dopo un inizio di stagione sprint, in cui si era messo in luce come uno tra i migliori giovani del campionato. Il ganese, ieri ha spinto poco e nulla, venendo spesso fermato dal diretto avversario Morganella, e non riuscendo tra l’altro a produrre un cross degno di nota. Sicuramente c’è da intervenire sul mercato a gennaio, e probabilmente arriveranno i tasselli che servono a questa Juventus, un esterno sinistro di ruolo e un bomber di razza, ma fino ad allora Conte cerchi di motivare maggiormente Asamoah e Matri, i ragazzi ne potranno trovare soltanto giovamento.

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