Piero Ladisa. Tanto tuonò che piovve. Con questo proverbio può essere sintetizzata la storia d’amore calcistica tra Mario Balotelli e il Milan culminata dopo varie peripezie qualche ora fa. Quest’operazione, aspettando la chiusura della sessione invernale del calciomercato italiano, è senza dubbio in entrata quella più mediatica e più dispendiosa a livello economico. Come sempre sarà il terreno di gioco ad emettere un verdetto positivo o negativo. Il Milan l’ha acquistato dal club inglese del Manchester City per circa 23 milioni di euro. Il giocatore firmerà un contratto quadriennale guadagnando circa 4,5 milioni annui. Questa vicenda si è conclusa con esito positivo dopo varie dichiarazioni di personaggi importanti del club rossonero che affermavano che quest’operazione non poteva andare in porto per vari motivi. Solo dichiarazioni di facciata. Solo pretattica. In molti si ricorderanno delle parole pronunciate a inizio anno da Berlusconi che definì il giocatore numero 45 “una mela marcia capace di rovinare lo spogliatoio del Milan”. E come dimenticare le parole pronunciate da Galliani. “Balotelli al Milan? No al 99,9%”. Qui nessuno ha l’anello al naso. Questa operazione è stata portata a termine in primis per scopi politici e solo successivamente per scopi calcistici. Tra un mese si andrà a votare. Berlusconi ha pensato bene di regalare ai tifosi rossoneri Balotelli per avere consensi politici. Di solito funziona così: io do una cosa a te, tu dai una cosa a me. Questa storia d’amore ha radici molto profonde. Il talento della nazione italiana ha sempre dichiarato di essere tifoso rossonero sin da tenera età. In molti si ricorderanno quando “Super Mario” ancora giocatore dell’Inter, intervistato circa tre anni fa dall’inviato di Striscia la Notizia Staffelli, indossò la maglia rossonera scatenando l’ira dei tifosi nerazzurri. Innumerevoli sono i comportamenti non certo irriprovevoli del neo giocatore del Milan sia in campo che fuori, coniati con il termine di “balotellate”. Balotelli è così! Prendere o lasciare. Però adesso l’italiano si trova davanti a un bivio: continuare con comportamenti a volte infantili e rimanere nell’anonimato o consacrarsi definitivamente nel calcio che conta maturando. In molti hanno dichiarato che se Balotelli usasse la testa come usa i piedi sarebbe perfetto. E come si fa a non essere d’accordo. Concludo l’articolo descrivendo un episodio a cui ho assistito di persona mentre camminavo nel quartiere dove abito a Bari ieri sera. Il soggetto al centro della discussione era proprio Balotelli. Dal dialogo, rigorosamente in dialetto barese, è emerso lo scetticismo di un tifoso non rossonero per questa operazione di mercato. In poche parole definiva Balotelli non un grande giocatore definendolo con l’appellativo di “chiangon”. Il calcio è soggettivo, ognuno puo’ esprimere liberamente la propria opinione. Come direbbero i latini "De gustibus non est disputandum".
Ma cosa vuoi dire con questo articolo? Sei pro o contro questo acquisto? Come valuti il giocatore? Capisco solo che non sei milanista....
RispondiEliminaTecnicamente Balotelli e' un giocatore valido. Deve solo maturare a livello caratteriale.
EliminaTutto qui.
Penso solo di aver scritto la verita' indipendentemente dalla fede calcistica.
Lascia perder il fatto di essere milanista o no... Questo articolo serve a far capire che la politica è entrata definitivamente nel mondo del calcio..
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