Serie A: Bologna-Roma, tante ombre e poche luci per la squadra di Zeman

Stella Dibenedetto. Partita spettacolo allo stadio Dall’Ara dove Bologna e Roma regalano gol ed emozioni. Un match vietato ai cardiopatici quello cui danno vita le due formazioni. I giallorossi non riescono più a vincere e si fanno rimontare due volte dalla squadra di Pioli. Un pareggio spettacolare quello che si consuma all’ora di pranzo ma pur sempre di pareggio si tratta. Zeman sceglie di affidarsi ancora a Goicoechea mentre in attacco schiera Pjanic, Osvaldo e Lamela. Pioli, invece, risponde con Diamanti a sostegno di Gabbiadini e Gilardino. Sin dai primi minuti si capisce che sarà una partita avvincente. Il pronostico è rispettato. In una delle partite più belle della stagione, resta solo il risultato amaro per i giallorossi che tornano a Roma con un solo punto e confermano il trend negativo: nelle quattro gare di campionato del 2013 non hanno mai vinto. Il primo tempo è quanto di più zemaniano ci possa essere con quattro gol in mezz’ora: i giallorossi vanno in vantaggio due volte con Florenzi e Osvaldo e vengono riacciuffati due volte da Gilardino e Gabbiadini. Anche la ripresa è uno spettacolo già visto. La Roma cala e non riesce più a tenere i ritmi del primo tempo. Il Bologna cerca di approfittarne e come in un brutto film horror, gli uomini di Zeman si ritrovano ancora una volta in svantaggio: Pasquato sfrutta il pasticcio Burdisso-Goicoechea con il portiere che fa di tutto per dare ragione a Stekelenburg, che indignato lascia la panchina. Zeman cambia un po’ la squadra inserendo Marquinho, Dodò e Torosidis e proprio un greco, Tachtsidis caccia via le paure della squadra capitolina firmando il gol del pareggio. Nel finale succede di tutto con occasioni da una parte e dall’altra. Per Zeman sta per iniziare un’altra settimana colma di polemiche e tensioni.

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