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Aurelio Andreazzoli |
Stella Dibenedetto. La Roma non riesce più a vincere. Cambia l’allenatore ma la storia no. L’era di Aurelio Andreazzoli comincia nel peggiore dei modi nonostante tutti i buoni propositi. Al Marassi di Genova la Sampdoria vince per 3-1 con reti di Estigarribia, Sansone, Lamela e Icardi.
La Roma del dopo Zeman con Stekelenburg in porta, De Rossi perno di centrocampo, Lamela e Marquinho sulle fasce, Pjanic dietro le punte e Totti pronto a trasformarsi in rifinitore, gioca bene nel primo tempo ma resta comunque troppo sprecona con quattro occasioni non concretizzate. Su tutte spicca l’occasione capitata sul destro di Pjanic che calcia a porta spalancata su Costa. Nella ripresa la musica cambia. La Sampdoria trova il vantaggio con Estigaribbia e prende in mano le redini del gioco. La Roma, invece, subisce il colpo e per il resto del match sembra quasi imbambolata non riuscendo più a costruire vere occasioni da rete. Sull’esito finale della gara, però, pesano due episodi: il gol regolare non convalidato a Lamela ad inizio ripresa, sullo 0-0, e il rigore sbagliato da Osvaldo (a sorpresa l'ha soffiato a Totti) sull'1-0 Samp. La festa della Sampdoria è rovinata dal brutto episodio finale: con Delio Rossi espulso nel recupero per un battibecco con Burdisso. Per la Roma, nona in classifica, con soli 34 punti in classifica, inizia un’altra settimana di passione. Dopo la contestazione di ieri a Trigoria, i tifosi della Magica torneranno a contestare società e giocatori. E sabato, all’Olimpico, ci sarà la capolista Juventus con la Roma chiamata a non sbagliare quella che, forse, sarà l’ultima prova d’appello per la formazione giallorossa.
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