CRONISTORIA F1 / Quinto decennio '90-'99, l'introduzione dell'elettronica

Michael Schumacher a bordo della Benetton
Piero Ladisa. Nei primi anni ’90 le scuderie introdussero vari aiuti elettronici per favorire la guida del pilota: sospensioni attive, cambio semi-automatico e controllo di trazione. La FIA, a partire dal 1994, abolì questi aiuti che limitavano, e non poco, le abilità dei vari piloti. Questo decennio, come il precedente, fu dominato da scuderie inglesi. La McLaren, motorizzata dalla Honda e dalla Mercedenz-Benz, conquistò 9 mondiali cosi ripartiti: 4 costruttori e 5 piloti. La Williams, motorizzata Renault, conquistò 9 mondiali: 5 costruttori e 4 piloti. Il dominio inglese fu interrotto da due team italiani. La Benetton, grazie al talento di Michael Schumacher, conquistò il mondiale piloti nel 1994 e 1995. Il team del direttore Flavio Briatore conquistò il titolo costruttori nel 1995. La Ferrari si assicurò il titolo costruttori nel 1999. Il tema della sicurezza in pista tornò, prepotentemente, nel 1994. Nel week-end del GP di San Marino persero la vita Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, rispettivamente piloti di Simtek e Williams. Dopo il tragico GP di Imola, la FIA impose dei cambiamenti al regolamento: furono messi in sicurezza parecchi circuiti e introdotte, per diminuire la velocità, le scanalature sugli pneumatici. Gli pneumatici scanalati crearono, però dei problemi. Essi erano dovuti ai residui di gomma che restavano all’interno delle stesse scanalature. Con questi cambiamenti, i tecnici dei vari team cercarono delle nuove soluzioni. E’ il caso del progettista, all’epoca in McLaren, Adrian Newey. L’ingegnere britannico, durante la stagione 1998, utilizzò un ammortizzatore sui freni che permetteva al pilota la frenata, indipendente dalla ruota per migliorare l'aerodinamicità nelle curve. Questo aiuto, però, venne in seguito vietato. Questi cambiamenti diedero gli effetti sperati. In seguito al GP di Imola del 1994, nessun altro pilota è deceduto durante una gara. I costi in F1, a partire dagli anni ’90, crebbero in maniera spropositata per via dei cambiamenti a livello tecnologico. Molte scuderie dovettero”chiudere bottega”.

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