F1: Gp Malesia, trionfa Vettel. Ko Ferrari

Sebastian Vettel
Piero Ladisa. Il GP della Malesia è stato vinto da Vettel. Il pilota della Red Bull ha trionfato per la ventisettesima volta in carriera. Il tedesco ha preceduto il compagno di scuderia Webber. Il gradino più basso del podio è stato conquistato da Hamilton. Le monoposto hanno iniziato la gara con gomme intermedie, per via della pioggia caduta sul circuito nel pre-gara. Le emozioni, principalmente, hanno riguardato la lotta tra piloti dello stesso team. Vettel e Webber per la vittoria, Hamilton e Rosberg per il terzo posto. Al giro 46, dopo la quarta sosta, la lotta tra i piloti della Red Bull ha raggiunto l’apice. Sul rettilineo iniziale i due sono quasi giunti al contatto, con il tedesco stretto dall’australiano sul muro dei box. Una manovra, molto pericolosa, che ha fatto palpitare il cuore dei presenti al muretto box della scuderia con le “ali”. Ad avere la meglio è stato Vettel. Il tedesco è riuscito a superare Webber, conservando la prima posizione sino alla fine. Molto scuro in volto è apparso l’australiano al termine della gara, si è visto sfilare sotto al naso una vittoria che era quasi certa. Dai box avevano ordinato a Webber di limitarsi a gestire la corsa, cosa che l’australiano stava facendo egregiamente. Il secondo pilota della Red Bull non si aspettava un attacco, a sorpresa, di Vettel. Quest’ultimo non avrebbe rispettato l’ordine di scuderia. Ciò si evince dai gesti compiuti da Vettel a fine gara. Il tedesco ha chiesto ripetutamente scusa al compagno di team per la manovra, non trovando però il perdono di Webber. Un episodio analogo tra i due è già capitato, nel GP di Turchia stagione 2010. Allora ad avere la peggio fu Vettel. Il tedesco dovette ritirarsi per via dei danni causati dall’impatto con l’australiano. E’ stata lotta vera anche in casa Mercedes, senza però raggiungere i picchi di palpitazione visti in Red Bull. Il duello tra Hamilton e Rosberg, come capitato tra Vettel e Webber, si è verificato dopo la quarta e ultima sosta ai box. I due si sono, sistematicamente, superati e risuperati nel rettilineo opposto ai box e in quello principale. Nei diversi team radio con il muretto, Rosberg si è lamentato parecchio del passo gara, ritenuto lento, di Hamilton. In altre parole, il tedesco voleva il benestare del team per superare l’inglese. Ross Brawn, team principal della Mercedes, non ha consentito ciò, facendo mantenere al pilota ex McLaren il terzo posto. Hamilton così ha potuto festeggiare il primo podio ottenuto con la scuderia tedesca. De segnalare un episodio curioso, capitato all’inglese. Nel corso della prima sosta ai box, ha sbagliato piazzola fermandosi in quella McLaren. Dopo pochi secondi, rendendosi conto dell’errore, il campione del mondo 2008 ha raggiunto la piazzola giusta. Forse il legame con la McLaren è ancora forte, visto che Hamilton è cresciuto e si è consacrato, in F1, con la scuderia inglese. Assenti, dalle posizioni che contano, i piloti della Ferrari e della Lotus. Alonso si è ritirato al secondo giro. Non ha pagato la tragedia, azzardata, del muretto box della Ferrari di tenere il pilota in pista con l’ala anteriore danneggiata, per permettere allo stesso di fermarsi un’ unica volta per cambiare alettone e gomme visto che la pista si stava asciugando, dopo il contattato con Vettel avvenuto alla curva 2 del primo giro. Purtroppo, però, all’inizio del secondo giro l’alettone si è staccato, infilandosi sotto la monoposto, non consentendo più al pilota margini di manovra. Alonso non ha potuto far altro che posizionare la sua monoposto sulla sabbia. Lo spagnolo ha festeggiato nel peggiore dei modi il suo duecentesimo GP in carriera. Al termine della gara, il team principal della Ferrari fa “mea culpa”: "L'idea era quella di farlo proseguire per tentare un pit stop più avanti e cambiare anche le gomme intermedie con le slick. E' stato un rischio inutile e ci è andata male". Sarà importante, per la Ferrari, non ripetere errori di questo tipo. Nelle scorse stagioni, i punti persi a inizio anno sono pesati come macigni nella corsa al titolo. Gara in chiaroscuro per l’altro ferrarista. Massa, partito secondo, dopo un inizio di gara negativo, si è rifatto nel finale andando a superare Hulkenberg, Raikkonen e Grosjean giungendo quinto. Raikkonen e Grosjean non sono riusciti a sfruttare al meglio il potenziale della loro monoposto. Sono giunti, rispettivamente, settimo e sesto. Nuovamente incolore la prova delle McLaren. Sfortunato Button. L’inglese ha visto compromettere la sua gara, a causa dell’errato serraggio alla ruota anteriore destra durante un pit stop. Il campione del mondo 2009 si è ritirato successivamente, al giro 54. Amara consolazione, per il team inglese, è arrivata da Perez. Il messicano ha ottenuto il nono posto. Tra i piloti delle scuderie “cadette”, il migliore è stato Hulkenberg. Il pilota della Sauber è giunto ottavo, battagliando a più riprese con Raikkonen e Perez. Tra tre settimane si ritorna in pista. Il prossimo GP si disputerà in Cina, a Shanghai, il 14 Aprile.

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