di Luigi Laguaragnella
Dopo l'ennesima sberla di giovedì sera a Londra contro il Tottenahm che sicuramente bloccherà il cammino europeo dell'Inter, questa sera la squadra di Milano affronta il Bologna nel posticipo di serie A. Scende in campo a San Siro nella settimana in cui i colori nerazzurri hanno festeggiato i 105 anni (l'Inter è stata fondata il 9 marzo 1908) e che per la ricorrenza, sulle maglie, sarà stampato uno stemma celebrativo.
Eppure considerando la settimana passata l'Inter non ha nulla da festeggiare e dato che Stramaccioni, prima della gara di Europa League, aveva preannunciato di dedicare le energie della squadra per il campionato, questa sera l'obbligo è la vittoria.
E' il minimo che i nerazzurri potessero fare dopo i tre gol subiti dalla squadra di Bale che ha disputato una gara magistrale contro un'Inter senza schema e senza idee.
La partita di questa sera sarà un test per capire se tutti allenatore, squadra, società meritano di lottare per il terzo posto, rimasto l'obiettivo principale.
Potrebbe anche non bastare una prestazione positiva dei nerazzurri: Cassano deve dimostrare che i vecchi screzi sono acqua passata, la difesa è sempre traballante con Chivu in dubbio e Juan Jesus che non è in gran forma, Pereira come molti altri elementi del centrocampo girano sul terreno di gioco a vuoto. Inoltre stasera esordisce in porta Carrizo. La rosa è decimata e davvero la lotta per raggiungere il posizionamento Champions appare uno sforzo che va oltre le possibilità individuali degli interisti.
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