5-2 a San Siro dell'Udinese. Luci spente per l'Inter.

di Luigi Lagauragnella
Finalmente per l'Inter il campionato è finito. Nell'ultima giornata a San Siro contro l'Udinese ci si aspettava una prestazione che onorasse i colori nerazzurri ed invece la partita è andata sempre peggio, come tutta la stagione. Sedici sconfitte per il blasone della squadra di Moratti sono tante. Sicuramente l'Udinese è un ospite scomodo e lo conforma sin da pochi secondi dal fischio d'inizio. Pinzi e Domizzi nei primi dieci minuti "finiscono" la partita. Per i friuliani c'è l'obiettivo Europa League da confermare e con l'Inter si può ritenere una passeggiata.
Il gol di Juan Jesus non è servito nè a ridare speranza alla squadra di Stramaccioni, nè a distogliere i tifosi dai fischi e dagli striscioni di protesta. Mentre Di Natale mette la firma da campione sul 3-1, dagli spalti continuano i fischi verso Alvarez, Schelotto, Rocchi per un'intera squadra scollegata e senza alcuna motivazione. Non basta rivedere in campo Nagatomo e Palacio. La pazienza degli interisti è finita. Si può dire che mentre in campo l'Udinese dilaga con Gabriel Silva (primo gol in serie A) e Muriel e nonostante il gol di Rocchi, il clima di fine stagione non è festoso a Milano. Si prospetta un'estate bollente alla quale non possono bastare i buoni numeri di Kovacic. 
L'Inter è da rifondare, deve avere progetti più chiari al più presto per recuperare il legame con i tifosi che parlano con gli striscioni. E parla tragicamente anche il nono posto in classifica con cui termina la stagione 2012-2013.
Niente da aggiungere. Solo parole per la bella squadra che si rivela ogni anno l'Udinese che vanta di avere un attaccante come Totò Di Natale: assoluto campione. I bianconeri raggiungono per un altro anno l'Europa. Il lavoro di Guidolin è sempre efficace. Insomma l'opposto dell'Inter.

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