Calcio: Confederation Cup, si parte!

di Andrea Stano - Da domani sabato 15 fino a domenica 30 giugno verrà  disputata la nona edizione della Confederation Cup, la manifestazione calcistica che precede di un anno gli attesissimi Mondiali.

Le squadre che vi parteciperanno saranno otto. Eccezion fatta per la nazionale campione del mondo in carica (la Spagna) e il paese ospitante dei prossimi mondiali di calcio del 2014 (il Brasile), a darsi filo da torcere saranno tutte quelle rappresentative nazionali ad aver vinto nelle rispettive confederazioni: L’Uruguay di Edinson Cavani, in virtù del successo sudamericano (la Conmebol è l’Organizzazione amministrativa, organizzativa e di controllo del calcio del Sud America); la Nigeria, campione d’Africa (Caf); il Thaiti, che accede al torneo grazie alla vittoria del campionato federale dell’Oceania (Ofc); il Messico, rappresentativa del Concacaf (l’Organo del Nordamerica, Centramerica e Carabi); il Giappone, allenato dall’italiano Zaccheroni, (la relativa Organizzazione è l’Afc, che dal 2006 ospita anche l’Australia, svincolatasi di fatto dall’Ofc); l’Italia di Cesare Prandelli.

Gli azzurri non hanno vinto di certo gli Europei durante l’estate scorsa ma hanno comunque ottenuto il diritto di partecipare alla Confederation Cup in quanto finalisti contro la Spagna, già presente nelle vesti di campione del mondo.

Le otto nazionali si affronteranno in due gironi all’italiana composti rispettivamente da Brasile (testa di serie), Giappone, Messico, Italia il primo gruppo, e Spagna (seconda testa di serie), Uruguay, Thaiti e Nigeria per quanto riguarda il secondo gruppo. Era previsto sin da subito, naturalmente, che due squadre appartenenti alla stessa federazione non si sarebbero potute incrociare direttamente nella fase a gironi (Spagna e Italia ad esempio, o Brasile ed Uruguay).

La gara di apertura si giocherà domani alle ore 16 tra Brasile e Giappone. Lo splendido stadio che avvolgerà  tifosi e calciatori sarà l’Estadio National Manè Garrincha a Brasilia, una delle sei città che ospiteranno gli incontri. Oltre alla capitale ci sono anche Belo Horizonte, Rio de Janeiro, Fortaleza, Salvador e Recife.

La finale di domenica 30 giugno si giocherà a Rio nel prestigioso Estadio Jornalista Mario Filho, più comunemente conosciuto col nome di Maracanà (O Dromo, come lo chiamano i tifosi).

Nel corso della sua breve storia, la Confederation Cup non è sempre stata giocata da otto nazionali, formula più  moderna e decisamente più accattivamente. Inizialmente il torneo (a cui si accedeva su invito), nato nel 1992 da un’idea del re saudita Fahd, prevedeva persino quattro squadre, il primo anno, e soltanto sei nella seconda edizione del 1995 (entrambe giocate in Arabia Saudita).

Due anni più tardi la Fifa ne divenne l’Organizzazione di riferimento portando a otto il numero di nazionali. La prima edizione con la formula rinnovata venne vinta dal Brasile di Romario (indimenticabile la finale contro l’Australia in cui il fenomeno verdeoro realizzò addirittura 6 reti, tre per tempo). Come le due precedenti edizioni (vinte rispettivamente da Argentina e Danimarca) anche quella del 97’ si giocò, per l’ultima volta, in Arabia Saudita.

Sarà successivamente il turno del Messico (che si aggiudicò anche il torneo ai danni del Brasile) nel 1999. La quinta edizione in Corea del Sud e Giappone, invece, vide svettare su tutti la Francia (in finale contro gli stessi nipponici) che bisserà il successo in casa anche nel 2003. In quell’occasione i transalpini si imposerò in finale sul Camerun di Samuel Eto’o. Fu la sesta edizione della Fifa Confederation Cup, purtroppo quella tristemente ricordata per la tragica scomparsa del camerunese Marc-Vivien Foè, deceduto un’ora dopo i tentativi di rianimazione in seguito al collasso avvenuto nel corso della semifinale contro la Colombia. Il centrocampista africano venne stroncato da un attacco cardiaco.

Soltanto nel 2005 la Fifa prende la saggia decisione di organizzare la Confederation ogni quattro anni. Fu ancora una volta il Brasile a vincere il torneo. Il paese organizzatore era la Germania che avrebbe poi ospitato anche i Mondiali del 2006 vinti dalla fantastica nazionale italiana allenata da Marcello Lippi.

L’ultima edizione, la numero otto, si è giocata nel 2009 in Sudafrica. A vincere fu nuovamente la nazionale brasiliana che riuscì, così, ad impadronirsi della coppa per la terza volta nella sua storia.

Il Brasile non detiene soltanto il record di successi nella manifestazione, bensì anche il record di partecipazioni al torneo, ben sette, considerando l’edizione che sta per cominciare.

Segue il Messico con sei e il Giappone, alla sua quinta partecipazione. Quella del 2013 sarà invece la seconda volta per Uruguay, Spagna, Italia e Nigeria. Per il Thaiti, invece, si tratta della prima esperienza in questo torneo.

Domani Brasile e Giappone giocheranno l’unica partita della giornata. Domenica, invece, sarà la volta dell’Italia a Rio contro il Messico, e della Spagna, a Recife, contro l’Uruguay.

Gli azzurri sfideranno il “Chicharito” Hernandez alle 16, ora locale. La partita verrà trasmessa in diretta dalle televisione italiane a partire dalle 21.

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